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#StavoltaVoto alla Festa del Cinema di Roma

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#StavoltaVoto


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Al via la campagna per le elezioni europee 2019 e il lancio delle proiezioni in Italia dei film finalisti del Premio LUX

Sabato 27 ottobre, ore 11:00, alla Festa del Cinema di Roma presso lo Spazio Stampa, Villaggio del Cinema, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della campagna per le elezioni europee del 26 maggio 2019, #StavoltaVoto, di cui ci eravamo occupati già durante la conferenza di Alto livello Patrimonio culturale in Europa: unire passato e futuro del 26 giugno presso l’Emiciclo del Parlamento Europeo di Bruxelles.

La scelta di una location così suggestiva nella città capitolina non appare affatto casuale sia perché il 2018, com’è noto, è l’Anno del Patrimonio Culturale europeo, sia perché l’evento in questione, a due settimane dalla consegna del Premio LUX, lancia la volata alle proiezioni in Italia delle pellicole finaliste.

Il tavolo dei relatori, giustamente composto da personaggi del mondo dello spettacolo ed artisti a vari livelli, registi, attori, oltre che dal Responsabile Media del Parlamento UE in Italia, Maurizio Molinari, vede la speciale presenza dei veri protagonisti della campagna, i giovani volontari reclutatori dell’elettorato attivo, che hanno l’importante compito di sensibilizzare quanti più cittadini possibili, affinché si rechino alle urne alla prossima scadenza elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo, unica istituzione dell’UE direttamente eletta.

#StavoltaVoto, ricordiamo, è una piattaforma non partenariata espressione di una campagna di comunicazione istituzionale, indipendente da qualsiasi partito politico e ideologia, che ha lo scopo di promuovere l’impegno democratico nelle prossime elezioni europee.

Quel che appare chiaro, sin dal primo momento, come dirà la moderatrice, la giornalista RAI Eva Giovannini, nel corso dei suo intervento, è che #StavoltaVoto punta tutto sui “giovani attivisti del voto, armati di matita elettorale” che, non solo sono profondamente convinti dell’importanza di recarsi alle urne, ma che hanno l’obiettivo specifico di convincere che “Se votiamo tutti, vinciamo tutti”.

Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, rimarca i cambiamenti che si verificheranno nel 2019 con una nuova Europa, ormai a 27 data l’uscita a marzo del Regno Unito. Le prossime elezioni, continua, appaiono come spartiacque tra chi vuole andare avanti insieme, uniti, sulle sfide del futuro quali migrazione, sicurezza, ambiente, e chi ha, invece, una visione più legata ad una strada nazionale. Importantissimo che i cittadini, soprattutto i giovani, sappiano, consapevolmente, cosa fare; l’Europa 2019 appare, così, come un grande momento democratico.

Segue la proiezione di un breve ma significativo video girato di recente a Roma; a vari cittadini in strada viene chiesto se si recheranno o meno alle urne e, nello specifico, per cosa voteranno.

A parte qualcuno ancora incerto e sfiduciato, le risposte, per lo più, sono

Stavolta Voto Per… Cultura, Lavoro, Uguaglianza sociale, Difesa dei diritti.

A Valeria Fiore, Responsabile dell’Ufficio di Collegamento del Parlamento Europeo in Italia, il compito di illustrare obiettivi e tempi della campagna in ciascuno degli Stati Membri. L’iniziativa #StavoltaVoto, spiega, è stata concepita come una piattaforma di incontro, uno spazio in cui condividere, in modo trasparente, informando e coinvolgendo soprattutto i ragazzi, target principale a cui si rivolge.

Rispetto alle scorse elezioni in cui il PE appariva rafforzato, Stavolta è un richiamo ad intervenire, moltiplicare l’impegno, a maggior ragione che la Brexit ha dimostrato che distrarsi dall’unità degli intenti condivisi non aiuta. #StavoltaVoto, in qualità di piattaforma web che permette di iscriversi con un codice per i best recruiter, registra una risposta decisamente attiva da parte dei giovani.

Una campagna istituzionale permeabile, dunque, ai veri interessi della gente, una specie di mix tra online e offline, una sorta di “muretto virtuale” su cui confrontarsi scambiandosi idee, composta da volontari e, per la prima volta, comune a Parlamento e Comunità Europea. Non solo convincere i cittadini ad andare a votare, ma far sì che ciascuno informi e convinca gli altri a farlo, secondo un meccanismo di sana viralità. Il lancio vero e proprio della campagna ci sarà a gennaio, eppure, ad oggi, in termini di coinvolgimento, l’Italia si posiziona al secondo posto, preceduta dalla Germania e seguita dalla Francia.

Segue un secondo video, un’intervista doppia a due ragazzi di Vicenza, Elena e Riccardo, che spiegano quanto l’UE faccia tanto per i cittadini ma quanto ancora potrebbe fare se solo essi, attraverso il voto, potessero fornire indicazioni precise.

Il momento sicuramente più coinvolgente della conferenza è la testimonianza diretta dei cinque reclutatori e di una youtuber, per lo più ragazzi multilingue con una formazione giuridica, politica o di relazioni internazionali, che spiegano la loro militanza reale e quotidiana e come riescano a motivare gli altri.

Eugenio, 27 anni, romano, sottolinea come, tramite il voto sia possibile indicare il percorso che la nostra Europa deve fare e come il PE sia lo strumento democratico più grande del mondo. Victoire, 27 anni, parigina, mette in risalto come viva l’Europa in modo pratico e continuo, per poi teneramente aggiungere che la sua esperienza di studi nella città eterna, grazie al progetto Erasmus, le ha permesso di trovare l’amore convincendola a rimanere nella capitale. Martina, 22 anni, della provincia romana, che, tramite il medesimo programma, ha cambiato prospettiva sull’UE ed è ora consapevole che il suo sarà un voto per il futuro. Lucrezia, 25 anni, fiorentina, che ha conosciuto la campagna attraverso Facebook, che asserisce di non aver votato nelle scorse elezioni ma di essere oggi talmente convinta da attivarsi giorno per giorno. Daniele, 23 anni, semplicemente afferma che il tempo per affrontare questi argomenti con gli amici si trova sempre, bastano 5 minuti al giorno; l’Europa è la nostra casa e se anche le fondamenta scricchiolano occorre manutenerla costantemente.

Infine, Marta, la nota youtuber Barbie Xanax, con convinzione rivela la sua imminente iscrizione alla piattaforma; votare per non subire le decisioni degli altri è una responsabilità personale, rimanere neutri, al contrario, non paga. L’EU dà spazio ad argomenti che altrimenti verrebbero messi in secondo piano, rappresentazione femminile, diritti degli LGBT e delle minoranze in generale, ecco perché va sostenuta.

Maurizio Molinari osserva quanto incontri come questi servano sì a diffondere le notizie tramite i media, ma soprattutto permettano l’incontro e l’interazione tra gli stessi influencer. Il passo in più che occorre fare è coinvolgere, facendo rete il più possibile.

Passa poi a spiegare in cosa consista il lavoro dei recruiter e come si faccia il computo del numero delle persone coinvolte. L’iscrizione comporta la recezione di un link personale da diffondere ai propri contatti sui social o tramite email invitando alla registrazione. Sulla piattaforma si manifestano i propri interessi e, tramite una newsletter, ci si tiene aggiornati in una sorta di call to action. Una volta deciso l’evento che il volontario porterà avanti, verrà indirizzato all’ufficio del PE competente e, rigorosamente, pubblicizzato.

Si stanno studiando una serie di soluzioni specifiche per le categorie di persone da coinvolgere che non sono ancora state prese in considerazione; appare di certo più efficace far veicolare il messaggio direttamente ai reclutatori piuttosto che tramite le istituzioni. Beatrice Covassi chiarisce che sono in programma una serie di dialoghi con i cittadini nelle periferie e nei grandi centri commerciali e consiglia ai ragazzi di recarsi là dove c’è gente con cui confrontarsi.

Il regista Giuliano Montaldo, affermando, con orgoglio, di sapere anche stavolta per chi votare, si complimenta con questi ragazzi che amano una parola ormai scomparsa e dimenticata: Cultura!

Termina così la prima parte dell’incontro.

#StavoltaVoto

I riflettori si spostano sul Premio LUX, istituito nel 2007 con l’intento di valorizzare la ricchezza e la diversità del cinema europeo attraverso la selezione di film prodotti o co-prodotti nell’UE. Ancora una volta, il PE vuole evidenziare quanto sia fondamentale oltrepassare le barriere nazionali che arrestano la diffusione di pellicole all’interno dell’UE.

A moderare questa seconda parte della conferenza è la regista ed autrice cinematografica Mimma Nocelli. Accanto a lei, al tavolo dei relatori, si alterneranno personaggi di spicco del mondo dello spettacolo.

Tocca a Maurizio Molinari introdurre i LUX Film Days. Spiega che a partire dall’8 novembre nelle sale italiane di Bologna, Milano, Roma, Torino e Venezia e in più di 50 città e festival degli altri Stati Membri, verranno proiettati i tre lungometraggi finalisti: ‘STYX‘, di Wolfgang Fischer, Germania Austria, ‘The other side of everything‘, di Mila Turajlić, e ‘Woman at war‘, di Benedikt Erlingsson.

Le pellicole, incentrate su tematiche attuali e scottanti quali immigrazione, nazionalismo e ambientalismo, esplorano il significato della felicità, dei valori e della responsabilità in un’ottica tutta al femminile. I film saranno sottotitolati nelle 24 lingue ufficiali dell’UE permettendo, così, ad un pubblico più vasto di apprezzarli e discuterne insieme.

Durante i LUX Film Days, i 751 europarlamentari voteranno per uno dei film in concorso, mentre gli spettatori potranno esprimere la loro preferenza sul sito https://luxprize.eu/audience/mention per attribuirgli la “Menzione speciale del pubblico”. Il 14 novembre, infine, nella sede del PE di Strasburgo, il Presidente Tajani annuncerà, in una seduta solenne alla presenza dei registi, il vincitore del Premio.

L’intervento successivo è quello di Roberto Zaccaria, ex Presidente RAI ed attuale Presidente del Consiglio italiano per i Rifugiati, che si sofferma sul fatto che l’Italia, con il suo forte calo demografico, non sia affatto un paese per giovani; a meno di uno spostamento di massa, nel 2050 la nostra penisola sarà in default. Occorre riformare il Trattato di Dublino, strumento ormai superato: il Paese di primo approdo non deve essere obbligato a gestire tutti gli accessi ed accogliere il cittadino di un Paese terzo, piuttosto, va garantita una ridistribuzione obbligatoria di alcuni rifugiati in momenti di particolare crisi, riaprendo lo Spazio Schengen. In questo contesto, conclude, la settima arte appare terreno unificante della cultura in Europa.

Da segnalare, il contributo di Giuliano Montaldo, amareggiato del fatto che, negli anni ’50, la vivacità culturale e la lungimiranza fossero tali da assicurare co-produzioni internazionali con ricadute positive sugli Stati interessati. Necessario, a suo avviso, ripristinare questo meccanismo in Europa, perché, in fin dei conti, il cinema europeo racconta ben poco le varie realtà al resto del mondo. La destinazione del lavoro cinematografico, ormai, è la TV. La crisi del cinema va superata con progetti, idee, sceneggiature pregevoli.

I talenti ci sono, vanno solo dissotterrati:

Insegniamo ai giovani a tornare nelle sale, ritorniamo alla Cultura!

Intervento fuori programma di Monica Guerritore che ribadisce come la capacità di espressione linguistica sia volano di possibilità infinite nel mondo cinematografico così come nella quotidianità del nostro essere cittadini europei. Non aggiungiamo altro, rimandando l’approfondimento ad una successiva intervista all’attrice realizzata al termine della conferenza stampa.

L’ultima sezione dell’evento riguarda il Big Draw sull’Europa, di Giorgio Carpinteri, fumettista, illustratore, creatore di graphic novel. Si tratta di un grande pannello, appositamente situato fuori dallo Spazio Stampa, sul quale disegnerà cosa significa per lui l’Europa; ognuno potrà apportarvi il proprio contributo aggiungendovi qualche particolare. Il senso del Big Draw sull’Europa è testimoniare quanto sia importante mettersi in gioco, dialogare, anziché dar voce solo a sé stessi in una sorta di sterile monologo.
La bellezza della Cultura, dice, è la gioia dell’ammirazione reciproca, attraverso una sorta di danza festosa.

E, difatti, poco dopo, siamo invitati all’esterno, dove, accompagnato da un allegro vociare, l’artista si mette all’opera concreando con chiunque abbia voglia di partecipare.

Big Draw sull’Europa, di Giorgio Carpinteri

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Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.