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Stavolta voto: elezioni europee 23-26 maggio 2019

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La campagna di comunicazione istituzionale promossa dal Parlamento Europeo

Concludiamo, con questo articolo, il nostro approfondimento sulla conferenza di Alto livello Patrimonio culturale in Europa: unire passato e futuro del 26 giugno presso l’Emiciclo del Parlamento Europeo di Bruxelles.

Dopo il discorso del Presidente Antonio Tajani, gli interventi di alcune delle special guest e del Maestro Ezio Bosso, ci soffermiamo sulla campagna di comunicazione istituzionale promossa dal PE, indipendente da qualsiasi partito politico e ideologia, il cui obiettivo è promuovere l’impegno democratico nelle prossime elezioni europee.

Dal 23 al 26 maggio 2019, i cittadini degli Stati Membri dell’UE saranno chiamati al voto per eleggere i 705 membri del nuovo Parlamento dell’Europa a 27 Stati Membri, 46 in meno rispetto all’UE a 28. I seggi attualmente occupati dal Regno Unito saranno ridistribuiti tra 14 Stati Membri.

L’analisi di candidati e programmi permetterà di scegliere i rappresentanti più idonei a guidare l’UE attraverso le nuove sfide del progetto unico condiviso basato su cooperazione pacifica. Consapevolezza, informazione, trasparenza, senso civico, partecipazione attiva sono le parole chiave di questa campagna di comunicazione istituzionale. Obiettivo è l’assunzione di responsabilità delle nostre scelte.

Il Presidente Antonio Tajani sottolinea che i recenti risultati dell’indagine Eurobarometro indicano un crescente parere favorevole nei confronti dell’UE, nonostante il ritiro del Regno Unito, forse ispirato da un rinnovato senso di attaccamento alla nostra Unione:

Nei prossimi mesi, i nostri cittadini prenderanno in considerazione ciò che l’Unione europea sta facendo per proteggerli, creare nuove opportunità e proiettare le sue forze all’estero. Si aspetteranno risposte alle preoccupazioni sui flussi migratori, sulla lotta al terrorismo, sull’ambiente e sull’occupazione. Dobbiamo fare in modo che i nostri cittadini siano consapevoli dei risultati che i deputati danno ogni giorno.

Stiamo ponendo il Parlamento europeo – l’unica istituzione dell’UE direttamente eletta – al centro della discussione sul futuro dell’Europa. I leader di governo ora si uniscono a noi regolarmente per illustrare le loro rispettive visioni. Ciò ha portato a vivaci dibattiti che costituiranno la base per la prossima tappa dell’evoluzione europea. I media giocheranno un ruolo centrale nell’informare e influenzare l’opinione pubblica nella corsa verso queste elezioni.

In questo contesto, i leader europei continueranno a discutere sulle strade da percorrere con gli europarlamentari per individuare il Futuro dell’Europa. Nel settembre 2018 il presidente della Commissione Juncker terrà l’ultimo discorso sullo “Stato dell’Unione”, SOTEU, e difenderà la sua eredità politica in un dibattito sul lavoro della Commissione uscente, a cui partecipano tutti i Commissari. Compito del Parlamento sarà, poi, votare il disegno di legge del Regno Unito per concludere, presumibilmente in autunno, i negoziati sulla Brexit. La decadenza dell’adesione della Gran Bretagna all’Unione europea è prevista al 29 marzo 2019.

Proseguiranno anche i dibattiti dei cittadini sul futuro dell’Europa iniziati a giugno nell’ambito dell’European Youth Event’ 2018 di Strasburgo. Il rapporto EYE2018 concluderà i dibattiti e le sue idee più sorprendenti saranno presentate dai loro sostenitori in speciali audizioni giovanili nelle commissioni parlamentari prima della fine dell’anno.

Passo importante di democrazia viva sarà l’apertura di un dibattito pubblico basato sui fatti. I servizi del Parlamento utilizzeranno sia gli strumenti tradizionali che quelli digitali per informare i cittadini europei sui risultati passati e sulle sfide future, per consentire un dibattito informato su ciò che rende l’UE preziosa per loro e, dove necessario, apportare cambiamenti per offrire benefici a tutti i livelli nazionali e transfrontalieri.
Focale la piattaforma non partenariata Stavolta voto, per continuare il dibattito e motivare sempre più persone a partecipare, informarsi e far sentire la propria voce durante le elezioni europee del maggio 2019.

Stavolta sperare in un futuro migliore non è abbastanza: dobbiamo assumerci la responsabilità delle nostre scelte.

Per questo stavolta non ti chiediamo solo di votare, ma di convincere le persone intorno a te ad andare a votare.

Se votiamo tutti, vinciamo tutti.

Per aiutare a diffondere il messaggio Stavolta voto, il PE chiede l’aiuto diretto dei cittadini attraverso la condivisione di un link ogni volta che si scrive qualcosa su temi europei su Facebook, Instagram, Twitter, o tramite mail o messaggi WhatsApp o Telegram.

Grazie a SOTEU Competition 2018, concorso con scadenza al 31 luglio, dieci fortunatissimi cittadini europei maggiorenni che appunto condividono le proprie idee sul futuro dell’Europa, vinceranno un viaggio a Strasburgo dal 10 al 13 settembre per assistere di persona al discorso sullo stato dell’UE e conoscere gli europarlamentari.

Il Parlamento realizzerà ulteriori sondaggi dell’Eurobarometro sull’opinione pubblica che monitorano le aspettative dei cittadini, le tendenze comuni e le differenze nazionali.
Nel periodo antecedente le elezioni, i sondaggi sulle intenzioni di voto nell’UE27 saranno pubblicati ogni due mesi e poi settimanalmente durante l’ultimo mese prima del voto.

Nei prossimi mesi il PE sarà alle prese con una serie di voti legislativi: accordo sul ritiro del Regno Unito, bilancio a lungo termine dell’UE; norme comuni in materia di asilo, compresa una riforma delle regole di Dublino; la riforma del diritto d’autore, la qualità dell’acqua potabile; banche più sicure nell’Unione bancaria; coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale; conciliazione vita-lavoro per genitori e assistenti; condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili; riforma delle norme UE sulla tutela dei consumatori; efficienza energetica; voto sullo stato di diritto in Ungheria e Polonia; direttiva sui media audiovisivi aggiornamento, riforma della politica agricola comune.

Il processo del “candidato leader”, utilizzato per la prima volta nelle elezioni europee del 2014, offre ai cittadini europei la possibilità di esprimere un parere sui candidati alla presidenza della Commissione europea. Il Parlamento è pronto a respingere ogni candidato a presidente della Commissione che non sia stato nominato “candidato leader”. Un processo più trasparente e democratico che permette di conoscere in anticipo il rappresentante sostenuto dai partiti e il suo programma.

I cittadini che vogliono impegnarsi ancora più attivamente dovranno solo monitorare la piattaforma Stavolta voto per restare aggiornati sui tanti eventi in programma nelle principali città europee in vista delle prossime elezioni europee 2019.

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Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.