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Sciopero a Matera, UGL: ‘Contenuti i pochissimi disagi’

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Giordano, Capone, D'Adamo - UGL Matera
Giordano, Capone, D'Adamo - UGL Matera


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I sindacalisti: ‘Avviamo da subito con le Istituzioni locali un percorso orientato alla crescita e alla creazione di nuovi posti di lavoro, fermando l’emorragia di giovani che lasciano il territorio’

Riceviamo e pubblichiamo.

A Matera è stato ascoltato quanto illustrato dalla nostra O.S. sulla contrarietà allo sciopero indetto da CGIL e UIL che a parere dell’UGL fosse sbagliato e controproducente.

Avevamo ribadito fortemente no alla strumentalizzazione dei lavoratori per finalità politiche, rinnovando l’appello alla responsabilità e di non far perdere alle famiglie altro salario con lo sciopero.

Siamo stati ascoltati, nel territorio provinciale e nella città dei Sassi lo sciopero non ha inciso per niente nell’attività degli uffici pubblici e nei trasporti, i pochissimi disagi sono stati contenuti.

Lo riferiscono il Segretario Provinciale dell’UGL Matera e Francesco D’Adamo, dirigente provinciale UGL i quali aggiungono:

Lo scioperare in questa fase è incomprensibile, come UGL abbiamo sostenuto che oggi uno sciopero dividesse solo i lavoratori facendo perdere salario in busta paga.

Serve dialogare con le Istituzioni dove la sfida della ripartenza post pandemia che abbiamo di fronte impone un approccio costruttivo nell’interesse dei cittadini: serve confrontarsi, discutere con Provincia e Regione sui fondi del PNRR e sulla possibilità di nuovi investimenti in politiche occupazionali e infrastrutturali che rappresentano un’opportunità senza precedenti per lo sviluppo e la modernizzazione della nostra intera provincia.

Avviamo da subito con le Istituzioni locali un percorso orientato alla crescita e alla creazione di nuovi posti di lavoro, fermando l’emorragia di giovani che lasciano il territorio, partendo dal report sulla Povertà diffuso dalla Caritas.

Per l’UGL Matera bisogna seriamente analizzare la vulnerabilità economica e sociale che, a differenza del 2020, vede un crollo del livello di istruzione, evidenziando come i deficit formativi, a volte correlati a posizioni occupazionali poco qualificate e precarie, abbiano amplificato e prolungato gli effetti della crisi sociale innescata dal Covid per molte famiglie.

La povertà è sempre più diffusa e trasversale.

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