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Razzullo e Sarchiapone di Massimo Andrei

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Casillo Mauriello in Razzullo e Sarchiapone


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Conferenza stampa di presentazione mercoledì 23 dicembre

Riceviamo e pubblichiamo.

Mercoledì 23 dicembre 2015 alle ore 11.30, presso la Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, si terrà la conferenza stampa di presentazione di “Razzullo e Sarchiapone” da “La Cantata dei Pastori”, scritto e diretto da Massimo AndreiIn scena al Teatro Delle Palme di Napoli per tutte le feste a partire dal 25 dicembre.
Intervengono:
Nino Daniele, Assessore alla Cultura Comune di Napoli, Alessandra Clemente, Assessore alle Politiche Giovanili Comune di Napoli, Bruno Tabacchini, direttore artistico Teatro Delle Palme “Suoni & Scene”, Maurizio Marino, Produttore “Arteteca”, Massimo Andrei, Autore Regista, Benedetto Casillo, Attore, Giovanni Mauriello, Attore, Carlo Faiello, Musicista e tutti gli artisti della Compagnia.

L’iniziativa gode della collaborazione del Comune di Napoli, che d’intesa con l’assessorato alla Cultura e l’Assessorato alle politiche giovanili, rappresentati da Nino Daniele e Alessandra Clemente, promuove una politica di diffusione culturale e di abbattimento dei costi per la fruizione per i giovani della prosa e di contenuti della tradizione al costo di un biglietto per il cinema.

Note di Regia
Abbiamo tratto tutto quello che attraverso i secoli, la tradizione popolare aveva aggiunto nel dramma sacro di Andrea Perrucci (Il Verbo Umanato) comunemente detto La Cantata Dei Pastori. E cioè abbiamo celebrato Sarchiapone, personaggio che Perrucci non aveva neanche immaginato, ma ben presto la popolazione aveva fatto scendere in campo durante le rappresentazioni; abbiamo recuperato, da svariati e desueti copioni di provincia, le scene comiche col napoletano Razzullo, i canti e le musiche della tradizione popolare, antica e moderna. Abbiamo tentato la via dell’emozione natalizia percorrendo la semplificazione di linee e di colori e non per scelta, ma per necessità: è cambiato e manca quel popolo rumoreggiante, sazio o affamato, quella folla che riempiva la Fenice, il Mercadante e gli altri teatri della città di Napoli la notte di Natale dei secoli passati e non volevamo proporre un’opera cristallizzata o museale allestita per quel pubblico. Abbiamo scelto la via della favola e del sogno per accendere un’emozione antica nel pubblico dei nostri tempi, spesso smarrito riguardo ai valori della tradizione e della religione. Il nostro popolo trascorre la sera di Natale, scorrendo il touch screen degli smartphone, inviando, ricevendo e spiando auguri e messaggi virtuali, intervallando la navigazione con qualche pesce cucinato alla masterchef o qualche insalata russa rigorosamente ligth. Neanche più con l’antico capitone fritto, proposto da una nonna “retrograda”, ma terrore delle nuove generazioni animaliste o vegane. Tuttavia non c’è niente di nostalgico in questa Favola di Razzullo e Sarchiapone, ma solo la voglia di raccontare ed emozionarsi… e perché no, divertirsi.

Massimo Andrei

Benedetto Casillo Giovanni Mauriello

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