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Raffaella Castaldi: dal teatro a YouTube per un progetto sui DSA

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Raffaella Castaldi


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L’artista partenopea si racconta tra recitazione, scrittura e impegno sociale a favore dei giovani

Oggi vi presento una bellissima e talentuosa artista, Raffaella Castaldi. Una donna che è riuscita a trarre dalle sue esperienze di crisi esistenziali delle grandi opportunità per metterle al servizio degli altri. Avere la capacità di trasformare la criticità in creatività è un dono molto prezioso.

Ci racconti della tua carriera artistica?

Ciao Mena, sono felicissima di poter essere tua ospite. La mia carriera comincia per passione e per necessità. Ho sempre amato il teatro e la recitazione ma non trovavo mai il modo per iniziare, poi, dopo la separazione dal mio ex marito, decisi farmi seguire da uno psicologo per superare le mie profonde paure e lui mi suggerì un corso di teatro, per imparare a prendere il mio spazio e non restare sempre dietro le quinte.

Mi iscrissi ad una prima scuola ma non la completai, finché non entrai in quella del Maestro Giampiero Notarangelo, il Teatro Denza di Napoli, che mi ha permesso di conoscere alcuni miei limiti e mi ha insegnato a superare quelli che già sapevo.

Hai lavorato in varie compagnie teatrali e ti sei cimentata in generi diversi, dal drammatico al comico, giusto?

Sì, ho fatto parte di diverse compagnie teatrali e di ognuna mantengo preziosi insegnamenti.
Per interpretare qualsiasi ruolo è necessario scavare dentro di sé e provare l’emozione che si vuole trasmettere.

Come accade nella vita, così è nella recitazione; devi metterci una parte di te in quello che fai, altrimenti non arriva nulla.

Hai partecipato anche alla fictionL’avvocato Rinaldi’, che mi puoi dire di quest’avventura?

Nella fiction ‘L’avvocato Rinaldi’ ho avuto modo di incontrare persone splendide che mi hanno dato una grande opportunità. Interpretavo il giudice Giulia Milani, una donna integerrima, molto emotiva che, nonostante il suo lavoro impegnato e per molti aspetti spietato, non ha mai smesso di metterci il cuore, prima di tutto.

Il giudice Milani si è trovata a dover affrontare un caso di giustizia molto difficile e da una condanna giusta, con conseguenze estreme, ha dovuto fare i conti con i sensi di colpa.

Ho avuto modo di incontrare persone splendide che mi hanno dato una grande opportunità.
Ho amato subito il mio personaggio e lo conservo gelosamente tra le esperienze più significative.

Recitare in teatro è un lavoro intenso che ti permette di rivestire i panni di un’altra persona e, per qualche ora, riesci a sentire emozioni che diventano tue, c’è una compenetrazione tra te e il personaggio, uno spogliarsi di sé per rivestirsi di altro.

Nel cinema è complicato mantenere il personaggio, considerando che devi rispettare dei tempi più ridotti e magari piangere mentre intorno ci sono tecnici, telecamere e luci; prevede una concentrazione diversa. Non saprei dire quale delle due è la mia preferita, ma so che amo recitare.

E la tua passione per la scrittura, invece?

Ho partecipato al concorso nazionale di scrittura interattivo di racconti brevi ‘Il mio libro’. Trovo che la scrittura sia una medicina che cura ogni male. Descrivere il mondo come lo vedi e le sensazioni che provi, usando le parole per te più opportune, è libertà. È come avere una grande tela bianca e tutti i colori del mondo per narrare ciò che vuoi.

Da poco hai aperto un canale YouTube di video lezioni per ragazzi con disturbi di apprendimento, iniziativa molto interessante ‘Tanto per cominciare – Scuola DSA’. Come nasce questo progetto così importante?

Negli anni ho fatto tanti lavori, non mi sono mai occupata di nulla di attinente ai miei studi. Ho sempre badato a lavorare e ho dimenticato le qualifiche, ma sempre con un progetto nel cassetto. Poi, qualche mese fa, ho pensato di mettere in pratica il mio progetto ed ho dato vita al canale ‘Tanto per cominciare – Scuola DSA’.

Sono sociologa, mediatore familiare e tutor DSA e, sul mio canale, ho voluto offrire un servizio completamente gratuito, come sostegno per gli studenti con disturbi di apprendimento e per i lori parenti.

È un canale vicino alle famiglie che dà voce alle difficoltà e propone soluzioni e chiarificazioni. Sono convinta che parlare e chiedere un aiuto, sia per i compiti che per le difficoltà quotidiane, sia un modo per sentirci meno soli. Credo tanto nel mio canale che, in pochi mesi, mi sta dando grandi soddisfazioni.

Un’iniziativa davvero utile che ha un buon seguito, anzi, ben vengano persone attente e qualificate come te!

I disturbi di apprendimento sono molto più comuni di quanto si creda, molte volte dietro a quegli studenti definiti semplicemente svogliati, in realtà si celano difficoltà di apprendimento come la dislessia e quindi difficoltà nella lettura, la disgrafia, difficoltà nella scrittura e la discalculia, difficoltà con i numeri. C’è poca informazione e quella che c’è è spesso anche distorta; essere dislessico non vuol dire né essere malato né essere ritardato, ma è una caratteristica, come il mancino.
Un modo diverso di percepire le informazioni.

L’argomento mi tocca particolarmente, ci convivo da anni, da quando fu diagnosticata a mio figlio, che aveva appena sette anni. Da allora è diventato un mio obiettivo che ho approfondito con un master e vari aggiornamenti, fino a farlo diventare parte integrante del mio lavoro.

Il mio canale si propone di divulgare le informazioni in modo chiaro e autentico sui disturbi dell’apprendimento; da mamma a mamma. Sono felice di aver riscosso sostegno e affetto.

Tornando al teatro in questi giorni hai portato in scena ‘Io, tu e… mio fratello’. Ci racconti il tuo personaggio? È prevista una tournée?

Il 1° e 2 febbraio eravamo in scena al Teatro Arci Cavalleggeri di Napoli con una commedia veramente molto divertente, irriverente ed esilarante, ‘Io, tu e… mio fratello’, per la regia di Diego Consiglio, grande attore e grande amico, dove interpreto un ruolo veramente sui generis. Ogni personaggio è tutto ma anche il contrario di tutto e non è facile restare indifferenti agli equivoci. La storia è tanto surreale da sembrare vera e i personaggi, con le loro caratteristiche folli, sono un simpatico ritratto della realtà, dato che la vita sa essere molto ironica e, anche nei momenti più drammatici, riserva sorprese inimmaginabili. Come ogni storia che si rispetti, il finale inatteso apre al pubblico curiose riflessioni.

In questa commedia, leggera e dinamica, interpreto Concettina, una donna inizialmente goffa, quasi ridicola, semplice ma vera, che alla fine sarà capace di stupire tutti e riuscirà a realizzare il suo sogno.

Lo spettacolo è stato un vero successo tanto da replicare a breve in un teatro più grande.
Per ora nulla è certo tranne che lo rifaremo.

E i tuoi progetti futuri?

Nei prossimi mesi sarò al Teatro Denza di Napoli, in ‘Così è (se vi pare)’ in cui vesto i panni della signora Cini, vicina pettegola e icona del pregiudizio e della facile calunnia. Pirandello è tra le mie passioni, quindi sono felicissima di impersonare un ruolo così tipicamente pirandelliano.

Ad aprile sarò al Teatro Bolivar di Napoli, con ‘La pazza di Chaillot’, e interpreterò una donna ‘stordita’ che ricorda solo poche strofe di una canzone e mi cimenterò nel canto de ‘La vie en rose’ e poi farò parte delle ‘pazze rivoltose’ che vogliono cambiare la triste società materialista. I personaggi sono impegnativi ed affascinanti, nascondono delle personalità sfaccettate e fragili. Ho in cantiere dei progetti televisivi, ma per ora non posso anticiparti nulla. Pazienta un po’ e ne riparleremo.

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Autore Maria Filomena Cirillo

Maria Filomena Cirillo, nata a San Paolo del Brasile, vive in provincia di Napoli, dopo aver abitato per anni sul lago di Como. Il suo cammino spirituale è caratterizzato dalla ricerca continua dell'essenza di ciò che si è, attraverso lo studio della filosofia vedantica, le discipline orientali di meditazione e l'incontro con i Maestri che hanno "iniziato" il suo percorso. Tra Materia e Spirito. Giornalista pubblicista, laureata in Scienze Olistiche, Master Reiki, Consulente PNF, tecniche meditative e studi di discipline orientali. Conduttrice di training autogeno e studi di autostima e ricerca interiore. Aromaterapista ed esperta di massaggio aromaterapico.