Home Territorio ‘Pablo Casals: la musica di JFK’ a ‘Galop 23’

‘Pablo Casals: la musica di JFK’ a ‘Galop 23’

352
Erica Piccotti - photo Laure Jacquemin
Erica Piccotti - photo Laure Jacquemin


Download PDF

In scena il 24 novembre nel Galoppatoio borbonico della Reggia di Portici (NA)

Riceviamo e pubblichiamo.

Il 22 novembre 1963 il Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy veniva ucciso a Dallas, in Texas.

A 60 anni da un evento che ha cambiato la storia degli Stati Uniti e dell’Occidente, il critico musicale Stefano Valanzuolo, con la complicità preziosa della violoncellista Erica Piccotti, ha ideato uno spettacolo – concerto nuovo, ‘Pablo Casals: la musica di JFK’, che va in scena venerdì 24 novembre nel Galoppatoio borbonico della Reggia di Portici (NA), alle ore 20:15, nell’ambito della rassegna ‘Galop 23’.

Ultimo segmento della stagione concertistica realizzata dall’associazione Maggio della Musica in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania, ‘Galop 23’ si avvale del patronato del Comune di Portici. Radio ufficiale di Maggio della Musica 2023, diretta nelle scelte artistiche da Stefano Valanzuolo, è AudioLive FM – Musica e cultura.

Costruito sulle pagine più amate da Casals, in primis le Suites di Bach e il ‘Canto degli Uccelli’, lo spettacolo vede protagonista Erica Piccotti, ventiquattrenne straordinaria violoncellista italiana, interprete bachiana di grande sensibilità.

Il percorso musicale è scandito da un testo di Valanzuolo che ricostruisce con poche licenze il carteggio tra il più iconico dei presidenti americani e il glorioso violoncellista, esponenti di mondi apparentemente distanti.

Casals, oltre che violoncellista leggendario, è stato un intellettuale impegnato attivamente a favore della pace e dei diritti umani, un vulcano di iniziative, un orgoglioso artista catalano innamorato della propria terra. La sua musica e le sue idee avrebbero finito col sedurre anche John Kennedy e la moglie Jackie.

Pablo Casals suonò nel novembre 1961 alla Casa Bianca. Nacque da lì un rapporto molto cordiale con JFK. In realtà, Casals, che fu autonomista catalano negli anni del franchismo in Spagna fino a scegliere l’esilio volontario, era stato conquistato dalle idee di progresso kennediano e aveva visto nel presidente un alleato potenziale nella lotta per la riaffermazione dei diritti nel proprio Paese.

Si sarebbero dovuti ritrovare, dopo quel concerto del 1961, alla fine di novembre del 1963. Una settimana prima della data scelta, Kennedy fu ucciso. Questo racconto si basa su fatti reali, al di là del romanticismo che lo ispira e celebra un doppio anniversario che cade in questi giorni: i 60 anni dalla morte di Kennedy, i 50 anni da quella di Casals,

Print Friendly, PDF & Email