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NAPULione, incontro con Danilo Rovani

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Danilo Rovani


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L’artista si racconta in modo informale ad ExPartibus

Napoli, piazza Dante, ore 20. Siamo fuori dalla nota pizzeria From 1926 aspettando l’attore Danilo Rovani per una chiacchierata. Non possiamo racchiuderne la personalità così vivace negli schemi di una classica intervista, imprigionandola in una banale successione di domande e risposte. Danilo Rovani4Abbiamo già avuto modo di apprezzarne il talento in una sua interpretazione al Teatro Match di Spazio Nea, di cui abbiamo parlato da questa stessa testata. Educatissimo, arriva in perfetto orario. Qualche scambio di battute per rompere il ghiaccio ed entriamo. I gestori del locale ci accolgono con estrema cortesia, ma non è una sorpresa, siamo già stati lì altre volte e abbiamo avuto modo di verificarne cordialità, servizio impeccabile ed ottima cucina. Fortunatamente ci hanno riservato un tavolino isolato, c’è una festa di compleanno di bambini molto rumorosi. Mentre aspettiamo le ordinazioni entriamo subito in confidenza. Danilo Rovani è un artista a tutto tondo, poliedrico, interessante, intelligente, fantasioso e incuriosito dalle novità. Pronto a sperimentazioni in ogni campo, ama cimentarsi in stili diversi, affrontando tutto con estrema professionalità ed entusiasmo. Teatro, cinema, radio, cortometraggi, televisione, ma non solo. La passione per la scrittura, che sfocia in sceneggiature e copioni, ma anche in poesie struggenti, come Tieneme cu tte, poi musicata in un’intensa tammurriata, anche questa originale, contaminata da altri generi per dare luogo ad una suggestiva fusion, persMantrikaonalissima, che aggiunge fascino e pathos a danze ritmiche già estremamente coinvolgenti. Passionalità e misticismo combinati ad elementi etnici ed elettronici per un mix decisamente vincente, espressione di un forte attaccamento alle proprie radici. La voglia di mostrare che il classico stereotipo partenopeo è strabusato e passato. Occorre andare oltre, riscoprire e svelare al mondo la vera essenza di quella che è stata per secoli la capitale culturale d’Europa. Questo ed altro racchiuso in Mantrika, progetto ideato assieme all’amico attore Cosimo Alberti. Danilo presenta Napoli per quella che è realmente: una città unica nel suo genere, ricca di estreme e suggestive contraddizioni, pronta a regalarci sempre immense emozioni. Il quaMessaggio ai ragazzi di Scampiadro che ne emerge è policromo, positivo, energico, simbolo delle infinite sfaccettature dell’animo umano. Non una traduzione romantica o sognatrice del mondo; piuttosto una presa di coscienza dei gravi problemi che assillano la città, che possono però essere superati con forza, determinazione, impegno. Non lassismo, non negazionismo quindi, ma esplorazione cosciente della tragedia della modernità. Il suo Messaggio ai ragazzi di Scampiascritto e diretto da Alessandro Derviso, è fortemente significativo, toccante, ma al contempo è un grido di speranza. Provenire da un quartiere a rischio non implica necessariamente ineluttabilità e predestinazione. Consapevolezza e voglia di riscatto possono concretamente fare la differenza ed aiutare a compiere una scelta ragionata e convinta. Non si soccombe inevitabilmente, non si diventa criminali solo perché si fa parte di un ambiente traviato. Barattare una vita in cambio di pochi spiccioli: ne vale la pena? Spesso avremmo solo bisogno di chi ci indirizzi verso la strada giusta e “chianu chiano verimm’ ‘e fà ascì ‘o sole”, come dice Totore, protagonista del messaggio.

Napulione

Scuotere le coscienze, sensibilizzare per invertire la rotta: questo è l’intento di Danilo e di Napulione – La serie, progettata insieme ad Alessandro Derviso; i due oltre che collaboratori sono anche grandi amici. L’episodio è stato preceduto da una puntata pilota, “Operazione Fuffy”, che ha partecipato a numerosi festival ed ottenuto alcuni riconoscimenti: Premio “Cultural Classic” 2014; Premio “Artelesia filmfestival” 2014; Premio “Campi flegrei webfestival 2014”. Menzione speciale “Los Angeles indipendent film festival”. In concorso a: “New york international television e film”; “Texas Austin festival”; “Geneva International Film Festival/Festival Tous Ecrans official selection”.

Napulione3jpgDanilo ci ha gentilmente girato una vera e propria chicca, la prima puntata, non ancora diffusa al pubblico, che abbiamo visto con molto piacere. Un’ora è volata tra risate, riflessioni, ma in modo leggero ed estremamente comunicativo. La serie è frizzante, ben fatta, ironica, ma anche molto profonda. Si tratta di un poliziesco comico, sopra le righe ed originale. Il protagonista, Esposito Napoleone, detto Napulione, è un eroe/antieroe, uno scugnizzo poliziotto. Giovane ispettore, nato in un rione malfamato della periferia, adora gli stravizi, la cucina e le belle donne. Combatte il crimine in un modo tutto suo; ha un concetto di giustizia profondamente radicato, ma non convenzionale, usa a volte metodi non proprio ortodossi, ma sempre efficaci. I criminali sono da lui ridicolizzati, appaiono goffi, maldestri, strampalati, non affatto invincibili. È la legalità a trionfare. Napulione ha un’abile Napulione2capacità d’infiltrazione; è bravissimo a cambiare in fretta dialetto ed atteggiamenti; imbattibile a destreggiarsi in ogni tipo di situazione. Smaschera i delinquenti in modo ironico e sarcastico. È il leader della squadra, un vero trascinatore; lo stesso commissario, interpretato da un bravissimo Arduino Speranza, non ha il suo carisma e ne “subisce” le decisioni perché conscio della sua genialità. A completare la squadra: l’agente Romano, Armando Iodice; l’agente Palma, Cinzia Cordella; il magistrato Russo, Sophia Rubino; lo zio di Napulione, ex delinquente, Antonio Buonomo, proprietario di una locanda e suo punto di riferimento. Danilo ci spiega che stanno proponendo la serie a diverse piattaforme, ma, per il momento, non c’è ancora nulla di concreto. Purtroppo spesso in Italia la qualità non paga, è molto più facile trovare chi possa investire sull’ennesimo cine-panettone o per serialità banali e fondate su cliché stantii. Ci dice che a breve sarà tra Roma e Torino per girare scene di “Provaci ancora Prof.” con Veronica Pivetti e Paolo Conticini. Ad aprile sarà a Danilo Rovani3Napoli per una tre giorni organizzata dall’Associazione culturale Sine-lex, di cui è fondatore assieme alla regista Angela Sales, anche se non è ancora certa la piéce che verrà rappresentata. Intanto, sono arrivate le pizze: grandi, profumate, invitanti, gustosissime. A questo punto, la domanda è d’obbligo: ma Danilo è un cuoco provetto come Napulione? Ci risponde di sì, anzi, aggiunge, la prossima volta ci stupirà a casa con i suoi manicaretti. Poi ride e scherzando afferma di aver cucinato per il cast del film, che nessuno si è lamentato e sono ancora tutti vivi. Squilla il telefono, lo riconosco e chiedo se è quello usato nelle serie. Risponde che è proprio quello, un caro ricordo del fratello. La serata scivola via piacevolissima, l’occasione è assolutamente informale e tocchiamo gli argomenti più disparati. Non solo tematiche impegnative, quali meridionalismo, cinema e teatro e i consumi culturali nel nostro “belpaese”; ma anche più leggere, la “fondamentale” scelta della birra quando ordiniamo o il commento alla degustazione della grappa che chiude la nostra cena. Per non parlare di aneddoti di tournée e spettacoli in giro per il mondo, locali visitati o da visitare, dove magari mangiare trippa dall’antipasto al dolce, discorso che mi fa arricciare il naso!

Danilo è abituato a tenere la scena, a catalizzare i riflettori. La sua conversazione è brillante; passa con gran disinvoltura dall’italiano ricercato, ma mai ampolloso, di chi semplicemente ha letto tanto, ad un colorito ed efficace napoletano. Ci accorgiamo che è già mezzanotte, il tempo è volato davvero. Ci salutiamo quasi come vecchi amici, aggiornandoci a presto. Siamo curiosi di assaggiare la cucina “leggera” dell’ispettore Napulione, ma, più che il cibo, quello che ci farà affrettare sarà la voglia di confrontarci con un artista che ad un indiscusso talento unisce il piacere di una splendida compagnia.

Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.