Home Lombardia Regione Lombardia Lombardia, sì a riapertura termini avvio opere pubbliche Enti locali

Lombardia, sì a riapertura termini avvio opere pubbliche Enti locali

525
Consiglio regionale della Lombardia


Download PDF

Il Consiglio regionale all’unanimità approva provvedimento che riapre i termini per l’affidamento di lavori pubblici finanziati da Regione, l.r. n.4/2021

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Scadenze meno rigide per gli Enti locali lombardi nell’assegnazione dei lavori pubblici da realizzare grazie ai 101 milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia con la legge n.4 dello scorso 2 aprile.

È quanto prevede la legge approvata oggi, 7 settembre, in Consiglio regionale, che assegna alla Giunta la definizione delle scadenze in relazione delle necessità dei Comuni e delle eventuali modifiche del quadro nazionale.

Un adeguamento reso necessario dopo che lo scorso 4 agosto la Conferenza delle Regioni ha proposto di definire con il Governo un accordo di proroga dei termini per l’impiego delle risorse da parte dei Comuni rispetto alla scadenza del 10 settembre 2021.

Ha detto il relatore:

Con questo provvedimento diamo una risposta tempestiva ai molti Sindaci che hanno fatto presente la necessità di riaprire i termini per l’avvio delle opere, il cui iter è stato messo in difficoltà da ritardi dovuti a problematiche legate alla pandemia.

Gli investimenti previsti dalla legge regionale n.4/2021 sono destinati alla realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, per interventi di viabilità, per lo sviluppo del trasporto pubblico e la riduzione dell’inquinamento ambientale, per la rigenerazione urbana e la riconversione energetica verso fonti rinnovabili, per le infrastrutture sociali e le bonifiche ambientali dei siti inquinati.

Il provvedimento è stato approvato all’unanimità, anche se dai banchi dell’opposizione non sono mancati appunti circa il fatto che termini meno rigidi, hanno sottolineato PD e M5S

potevano essere previsti già in occasione del voto sulla legge di aprile, così come il Consiglio avrebbe potuto fissare una nuova data in maniera più precisa invece di limitarsi a demandare la decisione alla Giunta.

Print Friendly, PDF & Email