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L’impegno delle unità cinofile del CISOM al servizio della comunità

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Unità cinofila CISOM


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In occasione della Giornata mondiale dedicata al “migliore amico dell’uomo”, il CISOM ricorda il grande aiuto che offre anche nel volontariato

Riceviamo e pubblichiamo.

Fedele, leale, giocherellone, in grado di strapparci un sorriso nelle giornate più buie e compagno di lavoro in tanti ambiti operativi dalla caccia alla difesa del territorio fino alle attività di soccorso in caso di calamità naturali o eventi emergenziali.

Dal 2009 il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM con la propria Scuola Nazionale Cinofila forma Unità Cinofile per la ricerca persone in tutte le sue modalità: macerie, superficie, mantrailing.

Spiega Ilaria Rocchetto, Responsabile della Scuola Nazionale Cinofila del CISOM:

L’Unità Cinofila si compone di un volontario CISOM specializzato, detto conduttore, e un cane addestrato per coadiuvare specifiche operazioni.
I cani, grazie al loro infallibile olfatto, possono identificare gli odori fino a 100.000 volte superiore a quella dell’uomo, riescono a percepire circa mezzo milione di composti odorosi anche se presenti in concentrazioni bassissime impercettibili al naso umano.

Grazie a uno straordinario udito captano le onde sonore fino a 40 mila Hertz e sono in grado di ascoltare tra le 35 e le 40 mila vibrazioni al secondo.

Per la ricerca in superficie, il lavoro delle Unità Cinofile presenta difficoltà che cambiano di continuo in base al tempo che intercorre dall’evento alla chiamata di attivazione, al territorio in cui si deve operare e alle condizioni climatiche.

Spiega Ilaria Rocchetto:

È il Responsabile delle ricerche, ovvero l’istruttore del gruppo, a guidare le Unità Cinofile. È lui a chiedere informazioni sul disperso e a fare il punto della situazione con la squadra, per poi procedere all’inizio della battuta.

Nella ricerca, usare l’olfatto per un cane è appagante ma costa molta energia e utilizzarlo per tanto tempo stanca. Solitamente un cane lavora fino a quando non viene bonificata l’area.

Il conduttore conosce il proprio cane e sa fino a quanto può spingerlo nella ricerca. Tendenzialmente dopo circa 20 minuti cala l’efficienza del cane e deve fare delle pause.

Requisiti del binomio cane – conduttore

L’aspirante cinofilo deve fare domanda di ingresso al CISOM come volontario e, una volta accolta, inizia la formazione base. Solo allora può inoltrare alla Scuola Nazionale Cinofila la domanda per iniziare l’addestramento, con il proprio cane.

Il volontario deve avere tra i 18 ed i 45 anni, una idoneità fisica certificata, assenza di patologie o altro, predisposizione all’attività fisica e adeguate capacità di interazione ed affezione al cane.

Per il cane, invece, sono ammessi sia cani di razza che meticci, che non superino i 18 mesi di età, di taglia media, corporatura robusta. Dovrà avere doti caratteriali ben definite quali la socievolezza, la docilità e un buon temperamento, in assenza di questi requisiti non potrà iniziare il percorso di formazione.

È richiesta una certificazione medico veterinaria attestante la sana e robusta costituzione, l’iscrizione all’anagrafe canina intestata al conduttore, libretto sanitario con le vaccinazioni obbligatorie aggiornate.

Nuovi orizzonti per la scuola nazionale cinofila del CISOM

La Scuola sta crescendo e sta lavorando a nuovi percorsi formativi, con una particolare attenzione all’utilizzo dell’olfatto del cane nella ricerca medica.

Conclude Ilaria Rocchetto:

È noto da tempo che i cani possono espletare diverse funzioni in ambito medico e siamo certi che i nostri fedeli amici a quattro zampe ci verranno in aiuto anche in questo.

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