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La magia del presepe di Locara

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Alla riscoperta delle tradizioni natalizie sotto il segno di San Francesco

Sembra una di quelle frasi fatte, ma talvolta ci capita davvero di ignorare che giusto dietro casa nostra il mondo nasconde delle gemme d’inestimabile valore artistico.

È la prima cosa cui ho pensato quando ho scoperto che nella frazione di Locara, a pochi chilometri da San Bonifacio in provincia di Verona, nella cappella di San Francesco si ripete un rituale che va avanti, rinnovandosi, da ormai otto anni: la realizzazione di uno spettacolare presepe progettato e costruito interamente da alcuni volontari e volenterosi abitanti del paese. Una vera meraviglia.

Non si tratta di un “normale” presepe ma di una sorta di percorso guidato all’interno della chiesetta: tu entri, e ad accoglierti trovi una frase ispirata al Natale – sempre diversa ogni anno – e accedendo dalla porticina sulla sinistra inizia il tour.

Salendo alcuni gradini si è subito proiettati in una ricostruzione del paesaggio di Betlemme che ha davvero qualcosa di magico: a parte le dimensioni, la costruzione occupa al momento circa metà della superficie calpestabile della cappella, quel che colpisce è l’alternanza giorno / notte: infatti il presepe è stato progettato con un meccanismo a tempo in grado di modificarne l’aspetto e addirittura il panorama secondo il normale ciclo della giornata, alba, giorno, tramonto e sera. Non mancano cascate, corsi d’acqua, case e pastori, oltre naturalmente alla grotta nella Natività che occupa il posto d’onore al centro della struttura.

Presepe di Locara

Per raccontare meglio questa splendida rappresentazione presepiale ho deciso di intervistare Luca Preto Martini, uno degli artefici di questo miracolo natalizio che si rinnova anno dopo anno: è stato lui infatti, insieme a sua moglie Sara Avogaro, al fratello Fabio e alla cognata Sabrina Bolla, a dare il via a questa che ormai per gli abitanti di Locara – e non solo – è un’irrinunciabile tradizione.

Allora Luca, com’è nata questa idea del presepe?

La passione per i presepi nasce da bambino, mi è stata tramandata dai miei genitori. Poi, quando ero ragazzo, qui a Locara arrivò un prete che rimase 5 – 6 anni. Aveva una passione smodata per i presepi e così è esplosa anche la mia di passione. Poi il prete è andato via, ma a me la passione è rimasta, così ho iniziato a fare i presepi a casa, venivano a vederli amici e parenti.

Questo fino a dieci anni fa, quando la chiesa è stata ristrutturata: a quel punto L’Associazione San Francesco, il comitato di gestione della chiesa, mi ha chiesto se avevo piacere a portare il presepe qui. Inizialmente i primi tempi costruivamo un presepe piccolo, poi man mano, vedendo che alla gente piaceva, siamo arrivati a realizzarne sempre di più grandi.

Tu di mestiere fai il pasticciere, un’altra professione che richiede una certa creatività. Hai trovato delle similitudini fra realizzare dolci e presepi?

La similitudine con il mio lavoro è la passione: quando hai passione le cose vengono bene. Comunque per realizzare il presepe una grossa mano viene da mio fratello Fabio, che essendo elettricista ne cura l’impianto elettrico, le luci, i meccanismi… e dalla sua futura moglie Sabrina, che si occupa della parte più estetica diciamo.

Io curo la progettazione e insieme proviamo a costruire quello che ho in testa, ma non sempre poi il presepe viene realizzato come l’ho progettato. Fa parte del processo creativo, perché man mano che lo realizzi ti vengono nuove idee, fai delle modifiche… insomma viene diverso, ma spesso c’è un salto di qualità rispetto all’idea iniziale.

Mi sembra di capire che realizzare questo meraviglioso presepe richieda, a parte la passione, tanto impegno e soprattutto tanto tempo. Eppure, il presepe è ogni anno diverso…

È importante rinnovarlo ogni anno, per cercare di migliorarsi, ma anche perché abbiamo tanti appassionati che vengono a vederlo e si accorgono se ci sono stati cambiamenti oppure no.

Io stesso amo andare a vedere altri presepi, e se mi accorgo che un certo presepe è identico all’anno prima, poi non ho più voglia di andare a guardarlo.

Per quanto riguarda il nostro, la struttura globale viene sempre rivisitata, poi è chiaro che all’interno qualche pezzo viene riproposto, perché facendolo come hobby il tempo è sempre meno, e naturalmente ci sono costi da sostenere, pezzi da comprare, eccetera.

Ci spieghi meglio come funziona il meccanismo di alternanza giorno / notte?

Per quanto riguarda le fasi della giornata abbiamo studiato un meccanismo temporizzato che simula l’alternanza giorno – notte.

Abbiamo l’alba, scandita dal suono delle campane, con il presepe che da buio si illumina; poi il giorno, con la vita del paese che inizia ad animarsi: ci sono le botteghe che prendono vita, il pescatore che prepara la rete per i pesci, le massaie che stendono l’impasto per la lasagna o preparano la polenta.

Al tramonto, invece, inizia a soffiare il vento e ci si prepara alla notte… le notti poi sono due diverse, si alternano. Durante la prima notte c’è l’apparizione dell’angelo – il cui sistema di comparsa è un segreto che non vorrei svelare – mentre nella seconda notte il presepe in pratica è sdoppiato: al piano di sotto scoppia il temporale, invece in quello di sopra inizia una nevicata natalizia.

Immagino che a parte tempo e passione ci sia anche un forte impegno per progettare, costruire e mantenere viva questa bellissima tradizione. C’è qualcuno che vi aiuta o fate tutto da soli?

È chiaro che la passione ti porta a fare anche autofinanziamento. Diciamo che il grosso del presepe ormai c’è, da quattro o cinque anni abbiamo comprato la maggior parte delle cose.

Adesso comunque, ti parlo degli ultimi due anni, qualcosina ci arriva con le offerte delle persone, che ringraziamo, e anche dal Comitato.

Inoltre viene organizzata ogni anno la Festa di San Francesco, proprio qui di fronte alla chiesetta, e una piccola parte del ricavo viene destinata per il presepe.

A proposito di San Francesco: come sappiamo fu lui a inventare il primo presepe. È una casualità che il vostro si trovi proprio nella cappella dedicata al Santo?

Non è una casualità, però non è venuta da noi questa cosa, nel senso che il Comitato di gestione che ha seguito la ristrutturazione della chiesetta aveva un Presidente che ora purtroppo non c’è più: Carlo Giuliano, il quale si è battuto tanto per mettere a posto questa chiesa, che sarebbe la prima chiesa di Locara.

Lui diceva sempre: “Quale luogo migliore della chiesa consacrata a San Francesco per ospitare un presepe?” e così ce l’abbiamo fatta, senza dimenticare l’aiuto della famiglia Fraccaro che ha in gestione la chiesetta e ci supporta in tutto: vengono ad aprire e a chiudere durante l’esposizione del presepe, ci aiutano nella realizzazione.

Ma poi tradizione chiama tradizione: ad esempio, quando inauguriamo il nuovo presepe, ogni anno, abbiamo ormai il rituale di rimanere qui tutta la notte, fino all’alba, e ci sono tante persone che ci sostengono, a partire dai nonni che tengono i bambini fino al nostro amico Otello, che da otto anni viene al solito orario per portarci brioches e cioccolata calda!

In ultimo, vorrei provare una sorta di gemellaggio virtuale. Io sono originario di Napoli e, come saprai, lì la tradizione del presepe è molto sentita. Vuoi mandare un messaggio ai lettori di ExPartibus, che ha sede proprio a Napoli?

Molto volentieri! Saluto tutti i lettori di ExPartibus e vi invito a venire qui a Locara per visitare il presepe. L’esposizione è qui nella chiesetta di San Francesco, aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00 fino al 27 di gennaio, quindi anche dopo le feste.

Sicuramente in futuro anche noi verremo a Napoli per visitare San Gregorio Armeno e magari prendere qualche spunto per migliorare ulteriormente il nostro presepe.

Sono sicuro che gli amici di Napoli ricambieranno l’invito e vi aspetteranno a braccia aperte, all’insegna del presepe e delle tradizioni natalizie: quelle bellissime radici che hanno fatto la cultura del nostro Paese e che dobbiamo preservare.

Ringrazio per la disponibilità e la gentilezza Luca Preto Martini e sua moglie Sara, e rinnovo l’invito a tutti i lettori: se vi capita di visitare il Veneto in questo periodo, venite a vedere con i vostri occhi questa meraviglia che mi ha rubato il cuore e che si trova a mezz’ora di macchina da Verona.

Presepe di Locara

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Autore William Silvestri

Autore, formatore e direttore editoriale di Argento Vivo Edizioni. Prima di entrare nel mondo dell'editoria ha pubblicato i romanzi 'Divina Mente', 2011, 'Serial Kinder', 2015, e 'Ci siete mai stati a quel paese?', 2017, 'Io e la mia scimmia', 2019, oltre al saggio esoterico 'Chi ha paura del Serpente?', 2015.