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‘Edipo Re(o)’ all’ArcheoTeatro Pompeiano

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'Edipo Re(o)'


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In scena l’8 giugno a Pompei (NA)

Riceviamo e pubblichiamo.

Venerdì 8 giugno, ore 21:00, presso l’ArcheoTeatro Pompeiano di Pompei (NA) Aries Teatro e Teatrodisotto presentano ‘Edipo Re(o)’ da Sofocle progetto drammaturgico e regia Gianmarco Cesario.

Cast
Danilo Rovani – Edipo
Daniela Cenciotti -Giocasta
Antonio De Rosa – Creonte
Salvatore Sannino – Tiresia
Antonio Gargiulo – I Corifeo/Messaggero
Gianluca Masone – II Corifeo/Pastore
Rita Russo – III Corifeo/Ancella
Denise Capuano, Giuseppe Di Gennaro Luca Lombardi – Coro

Danzatrice: Rossella Fusco
Musiche eseguite dal vivo da Anthony Della Ragione
Costumi e set design: Melissa De Vincenzo

Edipo è un predestinato, al regno ed alla colpa. Edipo Re è, quindi, anche Edipo Reo.
Da questo assunto parte la scelta di raccontare, attraverso il verso di Sofocle, quello che è il rapporto dell’uomo con la colpa. Edipo sconta, con la sua colpa, quella precedente, di suo padre Laio, che aveva stuprato il giovane Crisippo, che gli era stato affidato dal suo amico Pelope, tradendone, così la fiducia.

È, quindi, importante sottolineare come la mitologia greca, e quindi Sofocle, autore della tragedia, ci raccontino quello che la moderna sociologia analizza e su cui si dibatte in ambito giuridico e politico: l’influenza ambientale e familiare sui comportamenti di chi agisce fuori dalla legalità. Per questo motivo ci è sembrato particolarmente indicato giocare sin dal titolo con i termini “Re” e “Reo”, che sono legati al destino dell’inconsapevole Edipo, che diventa re e reo suo malgrado.

Raccontare la storia di Edipo ed il suo mito attraverso una riscrittura che, partendo da Sofocle, si contamini con la violenza espressiva di Seneca, quella surreale di Cocteau e l’ironica causticità di Gide, per rivivere quello che da sempre è definito il capostipite dei thriller psicologici, che in una città devastata da un cataclisma, la peste, proietta il suo protagonista in un’atmosfera di sospensione temporale che ne intensifica la tensione emotiva, il suo terrore, per una verità rivelata gradualmente, disegnata da un destino al quale non si può sfuggire.

Edipo indaga sulle cause di un omicidio, ma scopre la sua vera storia e, soprattutto, sé stesso, tra i ruderi di una città fantasma, scomposta come lo è la sua vita maledetta, alla cui narrazione fanno da contrappunto le musiche eseguite dal vivo da Anthony Della Ragione su percussioni a mano e danze a cura di Rossella Fusco.

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