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de Magistris su sentenza iscrizione anagrafica richiedenti asilo

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Luigi de Magistris


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Sindaco di Napoli: ‘Avevamo ragione noi. Ora il Parlamento cancelli le leggi sicurezza’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Avevamo ragione noi e il coraggio e la competenza ci hanno sostenuto nella ricerca della verità!

Questa la dichiarazione del Sindaco de Magistris alla pubblicazione del comunicato stampa della Corte costituzionale.

Ce l’abbiamo fatta anticipando anche la sentenza della Suprema Corte, individuando sin da subito profili di incostituzionalità, a solo detrimento degli ultimi, degli indifesi.

Era il 15 gennaio dello scorso anno 2019 quando il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, firmava una direttiva per l’ufficio anagrafe in merito “all’applicazione dell’art. 13 c.1 bis della legge n. 132/2018”, riguardante cioè l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo.

Prosegue il Sindaco de Magistris:

Ubbidendo alla Costruzione in nome dei diritti, Napoli ritenne doveroso non privare i cittadini stranieri in possesso di permesso di soggiorno provvisorio rilasciato ai migranti richiedenti asilo, ai sensi dell’art. 4 comma 1 del d.lvo 142/15, della possibilità di essere inseriti nello schedario della popolazione temporanea.

A distanza di più di un anno e mezzo, la Corte Costituzionale dichiara “irragionevole” la norma che preclude l’iscrizione anagrafica ai richiedenti asilo. Vince la ragione e il coraggio della città di Napoli, che ha anticipato il contenuto della sentenza della Corte Costituzionale.

Una giornata importante per l’attuazione dei diritti fondamentali costituzionali; la Corte, infatti, ha per il momento dichiarato l’incostituzionalità per violazione dell’articolo 3 della nostra carta costituzionale sotto due profili: “irrazionalità intrinseca” e “irragionevole disparità di trattamento”, una bocciatura piena alla deriva autoritaria che il decreto sicurezza aveva avviato in Italia.

Una sentenza che attende ora il deposito, ma che segna il passo verso la giustizia, la civiltà e l’integrazione.

Ancora una volta, Napoli ha avuto un pensiero avanzato sull’obbrobrio del Decreto sicurezza, contrastando dal primo momento la volontà di cancellare e rendere invisibili decine di migliaia di persone, già in fuga da luoghi di guerra e di violenze e che hanno trovato nella nostra città chi ne ha ascoltato e accolto le istanze di accoglienza.

È il coraggio la vera strada della verità e a Napoli non manca, lo stiamo dimostrando da anni e continueremo a farlo, in ogni luogo e per la definizione dei diritti fondamentali, costituzionalmente orientati. Ora il Parlamento cancelli le leggi sicurezza.

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