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‘Danny e il profondo blu’ a Sala Assoli

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'Danny e il profondo blu'


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In scena dal 6 al 9 aprile a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

 

‘Danny e il profondo blu’ sarà in scena alla Sala Assoli, vico Lungo teatro Nuovo, 110, Napoli, dal 6 al 9 aprile 2017, dopo il debutto in prima nazionale al Teatro Garibaldi di Palermo lo scorso febbraio e una tappa al Teatro Delfino di Milano, lo spettacolo sarà al Festival di Todi in giugno.

La regia di John R. Pepper, il testo è un’idea originale del puripremiato drammaturgo John Patrick Shanley, di cui ricordiamo il premio Oscar per la sceneggiatura di ‘Stregata dalla luna’ e il premio Pulitzer e Tony Award per il ‘Il dubbio’.

‘Danny e il profondo blu’ , è un lavoro tenero e violento che John R. Pepper, regista italo-americano, molto attivo negli Stati Uniti, Francia e Russia, mette in scena con Giulia Morgani e Leonardo Sbragia, ambientandolo in un bar del Bronx. In scena, due anime disperatamente sole si incontrano in un bar, ferite e brutali, desiderose di amore.

Una “danza apache” portatrice di un messaggio universale, capace di commuovere e toccare con la forza dirompente delle parole; personaggi “violenti ed usurati, inarticolati e bramosi di parlare, pericolosi e vulnerabili””. Danny, camionista e Roberta, divorziata e complessata, combattono rudemente per arrivare fino a domani. La notte li porterà a conoscersi e abbassare lentamente le difese e perdonarsi.

Note di regia
Un bar, un incrocio in mezzo al nulla. Due anime perse che si ritrovano per dimenticare i loro dolori, dove vecchi tavolini nascondono delle sedie slivellate, dove la birra si beve in brocche e i posacenere non sono svuotati. Qui la violenza è ricorrente, nel vocabolario e nei gesti. Roberta provoca – Danny minaccia, Roberta seduce – Danny non si fida.

Tutto è nel combattimento, è una danza ‘capuera’ senza tregua che deve determinare il posto di ognuno. La ragazza torturata non smette di muoversi, l’uomo, al contrario, vuole il riposo dell’immobilità. Il loro dolore urla, è palpabile: che sia qui, che sia nel Bronx o altrove, ovunque, nel mondo c’è la stessa sofferenza, solitudine e lo stesso sentimento di abbandono.

Shanley scrive questo incontro atipico con uno stile ultra realista. Ci dà il sottotitolo – ‘Una Danza Apache’ – per farci ricordare i duri e puri della malavita di Montmartre di Parigi anni trenta e quaranta dove regnavano i gangster alla Jean Gabin, duri ma con un cuore grande.

Con la sua ostinata volontà di scrivere il quotidiano, il suo messaggio diventa universale. Qualche istante di felicità vale tutti i sacrifici. Per accedervi è il nostro cuore che bisogna aprire. Da una parte non possediamo sempre la chiave, dall’altra rinunciare al nostro mistero più intimo, è un po’ come dare il bastone con cui si viene battuti. Ciò nonostante, le confessioni notturne e soprattutto quelle del giorno dopo, rafforzano e riavvicinano qui, in fondo al Bronx.

In una stanza illuminata da una lampada che sembra la luna o nel profondo mare blu in cui danzano e volano le balene, abbiamo tutti diritto alla felicità e alla libertà.
Il testo è crudo, violento, sensuale, ma non volgare – è un inno all’amore.

Shanley ci ricorda che noi tutti abbiamo questo coraggio, questo potere di amare ed essere amati. I suoi personaggi sono bruciati vivi, innamorati, teneri e violenti.
Fanno parte del nostro mondo quotidiano.
John R. Pepper

John Randolph Pepper
Nato nel 1958, John è cresciuto a Roma. Laureato in Storia dell’Arte all’Università di Princeton, intraprende la carriere di pittore vincendo nel 1975 il Whitney Painting Fellowship. Nel cinema debutta da bambino in ‘Cleopatra’, è il figlio di Liz Taylor, per poi lavorare come assistente regista con Joseph Losey, George Roy Hill e Dan Curtis.
Pepper è l’ultimo ‘protetto’ di Eduardo de Filippo, 1983/1984, e nel 1986 dirige la prima produzione americana di ‘Voci di dentro’ al Festival di Spoleto (USA). Nel 1992 produce il film ‘La peste’, dal romanzo di Albert Camus, per la regia di Luis Puenzo.
Negli anni ’90 e inizio 2000 dirige teatro a Parigi e in Europa. Nel 2012 è il primo regista straniero invitato al Drama Theatre on Vasilievsky, Teatre Satir, dove dirige ‘Matilde’ di Israel Horovitz a San Pietroburgo; lo spettacolo e nel 4 anno di repertorio.
Nel 2000 mette in scena ‘Danny et le grande bleu’ al Teatro Proscenium di Parigi, al Festival d’Avignon, dov’è il più gran successo della stagione al Teatre Golovine, e di nuovo al Teatre Déjazet a Parigi dove Lea Drucker riceve la nomination per Migliore Attrice.
Nel 2002 dirige la versione cinematografica ‘Papillions de nuit’ che vince il Prix du Public al Festival de Sarlat. Ha completato nel 2016 la sua seconda regia in Russia, ‘True West’ di Sam Shepard a San Pietroburgo, attualmente nel reprtorio del teatro.

John Patrick Shanley
Americano di origini Irlandesi, nato a New York nel 1950 è sceneggiatore, regista e drammaturgo. Nel 1988 ha vinto l’Oscar alla migliore sceneggiatura originale per il film diventato un cult ‘Stregata dalla luna’ con una fantastica Cher e Olympia Dukakis, entrambe vincitrici dell’Oscar per l’interpretazione, e con Nicolas Cage. Nel 2005, con ‘Il Dubbio’, Premio Pulitzer per la drammaturgia da cui ha realizzato, nel 2008, il film con Meryl Streep, Philip Seymour Hoffman e Amy Adams. Lavora al teatro e cinema sia come drammaturgo che come regista.

Leonardo Sbragia
Nipote di Giancarlo Sbragia, Leonardo nasce a Roma dove si diploma in tecnico del suono, iniziando la gavetta presso studi di registrazione e di doppiaggio. Studia recitazione presso la scuola Cantiere Teatrale, condotta da Paola Tiziana Cruciani, allieva di Gigi Proietti, per poi lavorare con registi come Marco Mattolini, Joseph Ragno, Massimiliano Bruno sia a teatro che al cinema. È presente nel recente film dei Pills, questa stagione è in tournée in Dieci piccoli indiani…e non rimase nessuno regia di Ricard Reguan.

Giulia Morgani
Nasce a Salerno, laurea in Scienze della comunicazione e master alla Bocconi poi si dedica al teatro studia recitazione e scrittura teatrale, scuola Holden, cinema, con Joseph Ragno, Marco Bellocchio, Viviana Di Bert, Anna Mazzamauro). In questa stagione 2015/16 è impegnata in ‘Dieci piccoli indiani…e non rimase nessuno’ regia di Ricard Reguant, ha lavoratocon Claudio Boccaccini, Luca Gaeta, Stefano Calvagna, Viviana Di Bert, Mariaelena Masetti Zannini. L’abbiamo vista in televisione nella Squadra7, in ‘The perfect fear’, nel video di Libra – La Calma. Al cinema in Prova campione regia di Max Amato, nel Il guardiano del ghiaccio regia di Salvatore Metastasio, in Veritatis Splendor, regia di Nino Cramarossa, in Multiplex – Riflesso nel buio, regia di Stefano Calvagna, Schumann Therapy, regia di Simona Bonaccorso, Amores (ep. Arianna), regia di Lucio Zanella, In nomine Satan, regia di Emanuele Cerman, in concorso al Riff Awards 2012, La stella cadente regia di Nino Cramarossa, Sorelle Mai regia di Marco Bellocchio, fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2010. Ha anche al suo attivo numerose esperienza di sceneggiatrice.

Mela Dell’Erba
Napoletana, scenografa e costumista vive a Palermo dove dal 1996 è tra i fondatori e promotori del Teatro Garibaldi di Palermo alla Kalsa. Ha lavorato con Enzo Vetrano e Stefano Randisi, ‘Assassina’, ‘Totò e Vicè’, ‘L’onorevole’, ‘I Giganti della Montagna’, ‘Fantasmi’, Antonio Latella, ‘Querelle’, ‘Porcile’, Anna Furse, ‘An Anatomy Act’, Matteo Bavera, ‘È la terra un’unica finestra’, Lina Prosa, ‘Lampedusa Trilogy: Lampedusa Beach, Lampedusa Snow, Lampedusa Way, Emma Dante, ‘Scimia’, Carlo Cecchi ’Misura per Misura’, ‘Amleto’, ‘Sogno di una notte d’estate’, Enzo Moscato, ‘Recidiva’, ‘Biennale di Venezia’, Matteo Bavera e Franco Scaldati, ‘Alberi adagiati sulla luce’, ‘La gatta di Pezza’, ‘Occhi’. 2011 è tra i tre finalisti del Premio Maschere del Teatro italiano come migliore costumista dell’anno con ’Giganti della Montagna’, regia Vetrano/Randisi che vince come migliore spettacolo dell’anno.

‘Danny e il profondo blu – Una danza apache’
di John Patrick Shanley, regia John R. Pepper, con Giulia Morgani e Leonardo Sbragia, traduzione Leonardo Sbragia,  adattamento Enrico Vanzina.

Scene e costumi Mela Dell’Erba , disegno luci e suono Patrick Boggero, musiche originali ‘The Pepper Brothers’, con il sostegno della ‘Missione Diplomatica degli Stati Uniti D’America in Italia’ e la collaborazione del Teatro Garibaldi di Palermo.

Date e orari:
dal 6 all’8 aprile ore 21:00
9 aprile ore 18:00

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