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Consiglio regionale Lombardia: approvati atti urgenti e indifferibili

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Palazzo Pirelli bandiere mezz'asta


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Differimento scadenze e adempimenti fiscali e amministrativi, piano triennale della cultura e legge sulle grandi concessioni idroelettriche. Aggiornamento del Presidente Fontana in Aula su emergenza sanitaria

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Unanime via libera in Consiglio regionale al differimento dei termini stabiliti da leggi e regolamenti regionali per l’adozione di atti o adempimenti da parte di pubbliche amministrazioni, compresa la Regione, imprese e cittadini.

Ha spiegato il relatore Marco Alparone, Forza Italia:

Un provvedimento che si è reso indispensabile a fronte dell’emergenza creata dalla diffusione del Covid-19.

In tal modo evitiamo il rischio che i destinatari dei suddetti termini possano incorrere nelle conseguenze sanzionatorie previste per i casi di inosservanza di termini perentori, come la decadenza da contributi regionali, lapplicazione di interessi di mora e di sanzioni amministrative pecuniarie.

Limitatamente all’anno 2020, sono stati stabiliti due distinti differimenti:
• differimento alla data del 31 luglio 2020 per i termini ricadenti nel periodo compreso tra il 31 marzo e il 31 maggio;
• differimento al 30 settembre 2020 per i termini ricadenti nel periodo compreso tra il 1° giugno e il 31 luglio.

Viene attribuita alla Giunta regionale la possibilità di adottare ulteriori provvedimenti di differimento, comunque non oltre il 31 dicembre 2020, qualora ciò dovesse rendersi necessario in base all’evolversi dell’emergenza Covid-19.

Il rinvio all’atto di Giunta è giustificato dall’esigenza di assicurare tempi rapidi di intervento a fronte di necessità di ulteriori differimenti che potranno riguardare anche singoli e specifici adempimenti.

All’interno dello stesso provvedimento, via libera a un emendamento dell’Assessore Davide Caparini che consente agli agriturismi in Lombardia, per la durata dello stato di emergenza Covid 19, di svolgere l’attività di ristorazione in “modalità con consegna a domicilio”, in deroga alla disciplina regionale che consentiva fino ad ora a ciascun agriturismo di svolgere attività di ristorazione solo per il consumo sul posto.

Il provvedimento approvato stabilisce inoltre che le donazioni effettuate sull’apposito conto corrente regionale istituito e destinate alle strutture sanitarie e a tutto il personale che in questi giorni sta combattendo la battaglia per curare i cittadini e contrastare il Covid-19, saranno utilizzate per acquisizioni di beni e servizi necessari alle strutture del servizio sanitario regionale, nonché alla realizzazione di interventi da parte della protezione civile per fronteggiare l’emergenza.

Il Consiglio regionale ha infine differito dal 30 aprile al 31 maggio il termine entro cui approvare lo schema di rendiconto del Consiglio regionale da parte dell’Ufficio di Presidenza.

Legge su assegnazione grandi concessioni idroelettriche
Approvata a maggioranza la nuova legge regionale che, recependo le indicazioni legislative nazionali, stabilisce le modalità di assegnazione delle grandi concessioni idroelettriche e che indica le procedure con le quali la Regione effettuerà l’assegnazione delle concessioni alla loro scadenza, definendo i valori dei canoni fissi e dei canoni variabili.

Come spiegato dall’Assessore regionale Massimo Sertori e dal relatore Riccardo Pase, Lega, la norma regionale disciplina i requisiti per poter partecipare ai bandi di gara e i criteri di valutazione per la scelta del concessionario, che tengono conto di aspetti economici e progettuali.

Nei criteri di valutazione, tra gli altri, sono individuati e inseriti gli interventi di efficientamento degli impianti, di compensazione paesaggistico e territoriale, capacità gestionali, compensazioni di carattere sociale, formativo e occupazionale dei territori interessati, con particolare attenzione per i giovani.

La legge regionale prevede, altresì, una serie di obblighi nella gestione futura: tra questi l’utilizzo delle acque invasate per sostenere le portate dei corsi d’acqua, i livelli dei laghi ai fini ambientali e agricoli o per fronteggiare le eventuali situazioni di crisi idrica, e il riassetto territoriale e viabilistico. Molti dei criteri e degli obblighi sono riferiti ai bacini idrografici sui quali insistono le centrali.

È previsto il trasferimento annuale alle province e alla città metropolitana, sul cui territorio insistono gli impianti, di almeno l’80% del canone introitato dai concessionari: la legge statale indicava una quota pari al 60%, elevata in Lombardia all’80% a seguito di un emendamento condiviso da tutti i gruppi consiliari.

La legge nazionale del 2018 prevedeva che, una volta scadute le concessioni in essere, la proprietà delle dighe e dei grandi invasi fossero attribuite direttamente alle Regioni, alle quali spettava legiferare entro il 31 marzo 2020 sulle modalità di assegnazione e avviare i bandi entro i 2 anni successivi. La norma statale stabiliva inoltre che fossero le Regioni a definire il canone di concessione, introducendo una quota fissa e una variabile, quest’ultima legata alla produttività e redditività.

In maniera analoga alle Province Autonome di Trento e di Bolzano, la norma concedeva infine la facoltà alle Regioni di chiedere ai concessionari la cessione di una quota gratuita di energia. Quest’ultima possibilità era già stata attuata con l’approvazione del Collegato alla Legge di Bilancio, approvato in Consiglio regionale lo scorso 16 dicembre.

Piano triennale Cultura
Valorizzazione del patrimonio e dell’identità culturale, sinergia fra soggetti pubblici e privati, rafforzamento della rete regionale dei siti UNESCO, rilancio del settore cine – audiovisuale lombardo, sostegno alle imprese culturali e creative, alla partecipazione delle persone con disabilità e allo sviluppo creativo di artisti diversamente abili, potenziamento dell’internazionalizzazione.

Sono solo alcuni degli obiettivi del Programma triennale per la Cultura 2020-2022, approvato oggi in Consiglio regionale. La proposta di atto amministrativo, di cui è stata relatrice Selene Pravettoni, Lega, ha ottenuto il via libera a maggioranza.

Il documento è stato sviluppato in attuazione della legge regionale n°25 del 7 ottobre 2016, e indica gli indirizzi strategici per il prossimo triennio: il programma triennale, di competenza del Consiglio regionale, verrà attuato tramite piani annuali di competenza della Giunta, sentito il parere della Commissione consiliare competente.

Comunicazioni Presidente Fontana
Nel corso dei lavori, alle ore 12:50 il Presidente Attilio Fontana è intervenuto in Aula per un aggiornamento sulla situazione legata all’emergenza creata dal Covid-19 in Lombardia.

Ha detto Fontana:

Le misure assunte 15 giorni fa iniziano a dare i frutti e da qualche giorno la linea delle nuove infezioni non cresce, si è stabilizzata e anzi tende ad andare verso una riduzione.

Questa è la prova che per combattere il virus il metodo migliore finora è quello di cercare di impedire ogni forma di contagio: se ci fosse stata la forza di emanare fin dal primo momento misure molto rigide, probabilmente si sarebbe potuta ridurre la velocità del contagio e forse fermarlo un po’ prima.

Il Presidente Fontana ha quindi sottolineato come il nuovo ospedale in Fiera sia un punto di riferimento per la rianimazione in tutto il Paese

opera resa possibile grazie a tanti benefattori e al grande cuore dei lombardi.

Dopo la relazione del Presidente Fontana, sono intervenuti nell’ordine Michele Usuelli, +Europa – Radicali, Viviana Beccalossi, Gruppo Misto, Elisabetta Strada, Lombardi Civici Europeisti, Gianluca Comazzi, Forza Italia, Dario Violi, M5Stelle, Giacomo Cosentino Basaglia, Lombardia Ideale, Gianantonio Girelli, PD, e Emanuele Monti, Lega.

A mezzogiorno il Presidente Alessandro Fermi ha sospeso i lavori della seduta di Consiglio regionale per un breve momento di riflessione e cordoglio.

A Palazzo Pirelli le bandiere sono state poste a mezz’asta, nel rispetto di quanto predisposto dalla Prefettura, che ha condiviso le iniziative di ANCI e della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali su indicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri: sul trittico nell’Aula del Consiglio regionale sono stati posizionati nastri neri per segnare a lutto le bandiere.

La seduta di oggi si è svolta secondo una modalità eccezionale che, nel rispetto del regolamento e delle norme vigenti, è stata sperimentata per la prima volta nella storia del Consiglio regionale della Lombardia, sul modello seguito da Camera e Senato in occasione del voto sullo scostamento del deficit. Ogni gruppo è intervenuto con la metà dei suoi Consiglieri, così da garantire la presenza in Aula di 41 componenti, in proporzione alla consistenza dei gruppi.

L’esame dei provvedimenti ha visto la condivisione e l’approvazione anche di diversi emendamenti e ordini del giorno presentati dai gruppi di minoranza.

All’ingresso a Palazzo Pirelli, consentito solo da via Fabio Filzi, tutti i Consiglieri regionali e il personale autorizzato sono stati sottoposti alla misurazione della temperatura corporea e hanno ricevuto in dotazione gli strumenti di protezione personale come mascherina e guanti in lattice monouso.

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