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Yemen: USA, Houthi responsabili di attacchi ai civili

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Lo denuncia l’inviato statunitense in Yemen, Tim Lenderking

L’inviato statunitense in Yemen, Tim Lenderking, ha condannato gli Houthi che hanno preso di mira “deliberatamente e ripetutamente” civili, quartieri e campi per sfollati nel Governatorato di Marib con missili balistici e droni.

Durante una conversazione telefonica con il Primo Ministro yemenita, Maeen Abdul-Malik, Lenderking ha anche sottolineato la necessità per la milizia Houthi di fermare il suo attacco militare al Governatorato di Marib, che contraddice gli sforzi per stabilire la pace.

In un altro contesto, l’inviato statunitense ha rinnovato il sostegno del suo Paese all’operato del Governo yemenita dalla capitale ad interim, Aden, e al completamento dell’attuazione dell’Accordo di Riad.

Ha espresso il sostegno di Washington alle misure del Governo yemenita volte ad alleviare le sofferenze degli yemeniti, nonché agli sforzi delle Nazioni Unite per portare la pace nello Yemen.

Da parte sua, Abdul-Malik ha considerato l’escalation della milizia Houthi e dei suoi crimini umanitari contro i civili e gli sfollati a Marib, nonché il ripetuto attacco ai civili sauditi, come un’indicazione della sua volontà di respingere tutte le vie di pace e sfidare la volontà popolare e internazionale, in attuazione dell’agenda sovversiva dell’Iran nello Yemen e nella regione.

Abdul-Malik ha elogiato il fermo e solidale sostegno USA al Governo e al popolo yemeniti, e il suo chiaro rifiuto di intensificare la milizia Houthi e i suoi crimini umanitari contro i civili e gli sfollati a Marib, nonché i ripetuti attacchi contro i civili sauditi.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.