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Yemen: Houthi distruggono campo profughi Ibb

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La milizia ha bruciato le tende e ne ha distrutte altre alla presenza degli sfollati

Un gruppo di uomini armati, sostenuti dai ribelli Houthi dello Yemen, ha preso d’assalto un campo profughi a Dhi Al-Safal, nel governatorato yemenita di Ibb.

Testimoni oculari hanno riferito che gli uomini armati hanno attaccato il campo all’alba di martedì 6 aprile e lo hanno distrutto alla presenza dei suoi residenti mentre dormivano. I miliziani, hanno bruciato anche alcune tende.

Secondo le informazioni dei media locali, la maggior parte dei profughi ospitati in questo campo appartengono alla categoria degli sfollati che sono fuggiti dalla zona costiera di Al-Mokha, a ovest di Taiz, e non sono stati in grado di tornare nelle loro aree a causa dei continui scontri in corso.

Questo crimine si aggiunge alla serie di violenze commesse dagli Houthi contro gli sfollati interni e i rifugiati stranieri. Sabato scorso, 3 aprile, i ribelli filo iraniani hanno ucciso due immigrati e rapito decine di cittadini etiopi, tra cui 50 donne, nella capitale yemenita, Sana’a, che è sotto il loro controllo.

Fonti dei media yemeniti hanno affermato che due etiopi sono stati uccisi e altri sono stati rapiti dalla milizia Houthi mentre disperdevano un sit-in organizzato dai migranti per chiedere un’indagine internazionale sull’incidente del centro di detenzione avvenuto il 7 marzo scorso. La milizia Houthi ha anche espulso circa 340 immigrati africani dalla capitale, Sana’a, costringendoli ad andare nelle aree controllate dal Governo legittimo yemenita.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.