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Venezia, nuova luce per i capolavori del Tintoretto

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Scuola Grande di San Rocco - Sala Capitolare, Venezia


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Inaugurata a Venezia la nuova illuminazione della Sala Capitolare della Scuola Grande di San Rocco

Riceviamo e pubblichiamo.

In occasione dei 500 anni dalla nascita del Tintoretto, la Scuola Grande di San Rocco e iGuzzini, leader nel settore dell’illuminazione architetturale e museale, inaugurano oggi, 30 novembre, a Venezia la nuova illuminazione della Sala Capitolare.

L’intervento, realizzato grazie alle soluzioni intelligenti sviluppate da iGuzzini, sponsor tecnico, è stato definito su progetto dell’architetto e lighting designer Alberto Pasetti Bombardella, esperto di illuminazione di opere d’arte, con attività pluridecennale svolta nell’ambito dei beni culturali.

La Sala Capitolare racchiude la grande impresa pittorica composta da trentatré dipinti del Tintoretto: un programma iconografico che si sviluppa sul soffitto della stanza, dove sono rappresentate scene dell’Antico Testamento, e sulle pareti, dove trovano spazio episodi del Nuovo Testamento. Il progetto pittorico lega i teleri del soffitto non solo tra loro, ma anche con quelli delle pareti, fondendo i due cicli in un grandioso insieme unitario.

Osserva Franco Posocco, Guardian Grando a San Rocco:

La Scuola Grande infatti persegue le sue finalità spirituali non soltanto attraverso l’attività di assistenza e beneficenza, ma anche comunicando un messaggio di solidarietà e fraternità.

In tale prospettiva la luce che Tintoretto “scopre” nella seconda metà del Cinquecento, non è soltanto il mezzo attraverso cui si percepisce la realtà, ma anche lo strumento per conoscere virtualmente l’essenza della natura e della persona umana.

La luce è quindi ad un tempo sinonimo della conoscenza e metafora della vita.
È stato questo il punto d’incontro tra gli obiettivi morali della Scuola Grande e la tecnologia innovativa de iGuzzini.

Le conquiste della tecnica con la loro potenza si mettono al servizio dell’Umanesimo
che si trasmette attraverso il messaggio universale ed eterno dell’arte.

Il nuovo intervento illuminotecnico da un lato restituisce unicità cromatica e figurativa alle opere migliorandone la fruizione attraverso innovative forme di lettura, date da accensioni differenziate, dall’altro valorizza l’apparato architettonico e decorativo
della Sala.

Ha commentato Adolfo Guzzini, Presidente di iGuzzini illuminazione:

Con questo intervento iGuzzini dà nuovamente prova della sua capacità di inserire la tecnologia in un ambiente di inestimabile valore storico-artistico. Il ricorso a soluzioni intelligenti realizzate ad hoc per la grandiosa opera pittorica del Tintoretto e la scelta di particolari led e ottiche in grado di esaltare le scelte cromatiche e luministiche dell’artista esaltano la carica emotiva e teatrale dei dipinti, migliorando l’esperienza del visitatore attraverso un vero e proprio ‘restauro percettivo’.

La luce di iGuzzini è, infatti, anzitutto uno strumento di innovazione sociale.

Dopo le nuove illuminazioni dell’Ultima Cena di Leonardo (2015), degli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova (2017) e della Pietà di Michelangelo nella Basilica di San Pietro (2018), iGuzzini continua, con il programma Light is Back, il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio culturale mondiale con l’illuminazione dei capolavori di un altro grande Maestro.

Con la Confraternita nasce quindi una nuova collaborazione in cui l’azienda recanatese si impegna a proporre negli anni a venire eventuali soluzioni tecniche migliorative per adeguare l’impianto esistente alle future evoluzioni tecnologiche. Il nuovo impianto
di illuminazione permette al visitatore una contemplazione complessiva della sala evidenziando i dettagli delle singole opere.

Inoltre, tutte le soluzioni iGuzzini installate garantiscono la massima efficienza energetica e il minimo ingombro visivo integrandosi perfettamente nell’architettura e negli apparati decorativi della sala. La gestione e il controllo della luce sono affidati a un sistema digitale di iGuzzini, su protocollo DALI, che permette una regolazione delle intensità luminose dei singoli punti luce e dei raggruppamenti tipologici per aree omogenee e accensioni differenziate al fine di creare diverse interpretazioni delle opere e degli apparati decorativi.

Oltre al progetto illuminotecnico della Scuola Grande di San Rocco, a Venezia iGuzzini contribuisce alla realizzazione dell’installazione artistica Art Light Flags by Mario Arlati, organizzata dall’Associazione Piazza San Marco in collaborazione con la Galleria Contini e Vela S.p.A.. A partire dalla serata di oggi, la torre del campanile di San Marco, simbolo per eccellenza del capoluogo veneto, sarà illuminata dalle bandiere colorate del talentuoso artista contemporaneo.

Il progetto illuminotecnico
Nel pieno rispetto delle preesistenze, il nuovo impianto, definito dallo Studio Pasetti, ha tre aree principali di installazione:
– all’interno delle storiche piantane di Mariano Fortuny per l’illuminazione del soffitto;
– lungo le pareti, al di sopra delle dorsali lignee, per l’illuminazione dei teleri verticali, delle bifore in pietra e delle allegorie lignee;
– nel pavimento adiacente alla balaustra dell’altare, per l’illuminazione dello stesso.

Sul soffitto, delle tredici opere a tema biblico le tre principali ricevono una illuminazione d’accento dai proiettori View con ottiche di 16°, 28° e 46°, posizionati nelle piantane storiche Fortuny. Alcuni proiettori View, rettangolari, con ottiche Opti Linear forniscono l’illuminazione indiretta e generale al’ambiente.

Sulle pareti, le soluzioni illuminotecniche adottate garantiscono la restituzione cromatica e figurativa dei segni pittorici e dei colpi di luce del maestro veneto con effetto semi-radente, dal basso verso l’alto. La scelta di un binario miniaturizzato elettrificato sui
lati lunghi della sala permette di ospitare i nuovi corpi illuminanti – ingegnerizzati da iGuzzini appositamente per questo progetto – sotto i teleri del Tintoretto che raccontano la vita di Cristo.

Le allegorie lignee dello scultore seicentesco Francesco Pianta hanno un’illuminazione puntuale e un delicato bilanciamento dei flussi luminosi che esaltano la tridimensionalità e l’espressività delle figure rappresentate. Per ottenere questo effetto la precedente illuminazione a incandescenza è stata sostituita da proiettori Palco su binario Low Voltage.

In corrispondenza dell’altare, gli armadi sono illuminati con un sistema a pavimento di doppio flusso luminoso costituito da apparecchi Palco con ottica a 42° – che permettono una velatura diffusa sull’insieme della superficie verticale – e da Palco Framer, sempre su binario Low Voltage – per valorizzare i bassorilievi di Giovanni Marchiori.

Gli storici fanaloni perimetrali, elementi caratterizzanti il contesto architettonico, sono stati mantenuti, ma resi più efficienti grazie all’inserimento di apparecchi progettati ad hoc da iGuzzini, di forma circolare, con schermo opalino e tecnologia RGBW, in sostituzione delle precedenti. La luce bianca emessa ha una temperatura di colore molto calda, 2500 K, per rievocare la storica incandescenza delle candele. L’effetto della luce colorata di questi apparecchi è prevista solo durante particolari eventi o cerimonie.

Nel resto della sala, per l’illuminazione delle opere d’arte, sono in uso due principali temperature di colore: 3000 K è la temperatura scelta per valorizzare le opere pittoriche del maestro veneziano e il soffitto dorato; mentre sulle parti lignee scure, in assenza di dorature e di tonalità chiare, la scelta è ricaduta su una temperatura colore di 2700 K, in grado di enfatizzare l’effetto plastico materico del legno. Tutte le sorgenti luminose hanno un indice di resa cromatica superiore a 90.

Tintoretto Scuola Grande di San Rocco - Sala Capitolare, Venezia

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