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‘Una Noche en la Barraca (baracca e burattini)’ al Teatro Madre Arte

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Una Noche en la Barraca (baracca e burattini)


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In scena il 12 gennaio a Villaricca (NA)

Riceviamo e pubblichiamo.

Sabato 12 gennaio, ore 21:00, presso il Teatro Madre Arte, via della Repubblica, 173, Villaricca (NA), Nouveau Théâtre de Poche presenta ‘Una Noche en la Barraca
(baracca e burattini)’ viaggio nell’anima bambina di Federico García Lorca, di Leda Conti e Sergio Di Paola, con Leda Conti, Sergio Di Paola e Francesca Vico, elementi scenici Mauro Rea, musiche Luigi Stazio, assistente alla regia Annalourdes Auciello, aiuto regia Laura Zaccaria, regia Sergio Di Paola.
Oltre 80 anni dopo la tragica morte di Federico García Lorca, questo spettacolo gli rende omaggio dando forma e voce alla sua “anima bambina”, la sua allegra produzione per il teatro dei burattini che si coniuga con favole e canzoni popolari.

Eduardo, Carmen e Isabela giungono nella piazza di un paese per offrire – in un rito che da anni ripetono ogni sera – agli spettatori che accorrono, il racconto di Federico, il loro Amico-Poeta. Lo descrivono attraverso le sue composizioni più allegre, velate però da leggera malinconia. Mostrano il suo genio pirotecnico, così come loro lo hanno conosciuto durante la meravigliosa avventura de “La Barraca”, il gruppo di teatro universitario da Lui fondato a cui si sono uniti durante il periodo di studi.

Con Federico hanno attraversato la campagna spagnola per esibirsi sul palco allestito su un carro, davanti a un pubblico non colto ma curioso, a cui Federico e i suoi giovani attori proponevano i classici del teatro spagnolo del Seicento, “el Siglo de Oro”. Perché, come lo stesso Poeta ebbe a dichiarare nella sua ultima intervista, il suo è un teatro di magia, che affonda le radici in Calderón de la Barca, con echi che conducono a Lope de Vega e un pizzico di amarezza, nell’ombra di Quevedo. Ed è proprio alla magia sprigionata dalla fantasia dell’anima bambina del Poeta Tellurico, aggrappato alla terra ma con gli occhi puntati al cielo, che Eduardo, Carmen e Isabela si ispirano per donare le sorprese della sua anima unica e straordinaria, il Suo “duende”.

Indossando abiti da Lui disegnati, fanno emergere dalle loro valigie le Sue note musicali, i Suoi burattini e i Suoi versi, le fiabe, i giochi, gli scherzi e le maschere, i racconti ispirati alla tradizione contadina che sono alla base anche della Sua trilogia tragica.

Come su una giostra si rincorrono le figure di un teatrino tragicomico: Don Cristóbal e Doña Rosita, il Barbiere, il Mago, la Fanciulla che annaffia il basilico, il Principe Curiosone, il Calzolaio Canterino e la Calzolaia Prodigiosa. Un breve viaggio nei colori e nei profumi dell’Andalusia amata da Federico. Sotto il sorriso enigmatico di Donna Luna Lunera Cascabelera.

Si ringrazia Lucio Allocca per i suoi preziosi suggerimenti.

Info:
334-8255591
345-0762152

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