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Si è conclusa la XXXII edizione di ‘Carpineto Romano Buskers Festival’

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'Carpineto Romano Buskers Festival'


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Il festival d’arte di strada tra i più antichi d’Italia che ha regalato due giorni ricchi di meraviglia

Riceviamo e pubblichiamo.

Si è concluso lo scorso 20 agosto il ‘Carpineto Romano Buskers Festival’ che, giunto alla sua XXXII edizione, ha ospitato ancora una volta circensi, teatranti e musicisti in grado di suscitare stupore e meraviglia con i loro spettacoli, riempiendo le strade, i vicoli e le piazze del borgo in provincia di Roma.
Grande la partecipazione ad un festival che esiste e continua a resistere da molti anni grazie alla direzione artistica del collettivo Scuderie MArteLive, al lavoro, alla professionalità, all’esperienza e alla passione costante di coloro che ne fanno parte: un impegno tale da garantire una programmazione artistica ricca di professionisti, da trasformare l’arte di strada in arte in strada, rendendo il borgo un naturale palcoscenico di immenso e significativo valore scenografico.

Anche quest’anno, infatti, il festival ha potuto dimostrare di essere una risorsa preziosa e una ricorrenza necessaria per il Comune, un evento che, sostenuto unicamente dal collettivo e dal pubblico, continua a illuminare il paese.

Eppure, nonostante le difficoltà e l’aggravante del maltempo, molti sono gli spettatori che hanno sostenuto gli artisti e hanno contribuito con la loro presenza, al mirabolante esito delle loro performance.

Di forte suggestione per tutti i presenti, la parata di apertura con tutti gli artisti e la Premiata Compagnia Amilcare Polpacci & f.lli, ha sancito l’inizio di un’interminabile quanto esplosiva sequenza di incursioni artistiche.

Tra gli spettacoli itineranti, grande è stato lo stupore per Smisurato e El Trio Churro, ad opera di Chien Barbu Mal Rasè, che ha realizzato anche uno spettacolo omonimo.

Il duo di clown infatti parte dalla profonda convinzione che il teatro debba essere popolare e largamente accessibile, senza però perdere l’originalità e la dimensione surreale, elementi che permettono alla fantasia di diventare un grimaldello che scardina gli schemi.

A guidare Velo Circo, il circo a pedali, trasformando la strada in passerella e le piazze in piste da circo, è stata invece la Premiata Compagnia Amilcare Polpacci & f.lli che, con eleganza e poesia, ha invaso le strade del borgo con le proprie stramberie d’acciaio.

Spazio poi alla straordinaria acrobata Ametè Pierozzi che in ‘Metamorfosi‘, spettacolo di acrobatica su trampoli e trapezio, ha dato vita a un curioso ed insolito animale, raccontando, attraverso festose acrobazie, il suo risveglio in una foresta e la sua trasformazione.

Laddove il one man band Galirò ha costruito un energetico quanto stravagante gioco musicale, in ‘Super Standard Show’ Il Macchiarlo ha portato una giocoleria senza fastidiosi anestetismi della pelle.

Dal vertiginoso funambolismo comico di ‘Maniacomico’, presentato da Brillo Funambolo, si è passati alla strabiliante giocoleria di Malabriano e ancora, alle magiche fire performance di Niandra di Carlo Terzo, manipolatori di fiamme che hanno saputo restituire la magia del fuoco.

Se la danza ha trovato degna rappresentazione nelle performance di Arianna Balestrieri, il teatro ha visto un sorprendente ritorno alla Commedia dell’Arte con ‘Pulcinella’ di Edoardo Ricciardelli che ha narrato nel suo spettacolo le vicende dei comici, dei loro grandi viaggi, dei sacrifici e delle sventurate notti e di come, con la fame, conobbero mondi nascosti.

Fra le canzoni oniriche di Ops, i malinconici arpeggi di Noysira, e il sano e puro Rock’N’Roll di Trickster&Bandabilly, anche la musica ha avuto un ruolo decisivo.

A loro si sono aggiunte le percussioni melodiche di Shanti che con lo strumento dell’Hang ha saputo unire composizione e improvvisazione, e la musica senza sovrastrutture di Musica Muta.

Altre esplorazioni musicali sono state quelle del trio di musica popolare Scialacore e della band Slavi bravissime persone che, ispirata dalle sonorità della musica gitana e da quelle dell’elettronica ha restituito un pop che si distanzia volutamente dal circuito mainstream.

In conclusione, la mezzanotte dell’ultimo giorno ha ospitato il Gran Finale con tutti gli artisti.

È stato possibile, inoltre, ammirare le Esposizioni di Pittura a cura dell’Associazione Artiamoci e la Mostra sita presso la Chiesa di San Giacomo ‘I Palii in Mostra… 30 di storia di arte contemporanea’!

Fra stupefacenti acrobazie, vertiginose altezze e mirabolanti visioni, due serate ricche di performance e spettacoli per tutti i gusti, che confermano l’assoluta importanza del ‘Carpineto Romano Buskers Festival’ come fondamentale crocevia artistico e necessario punto di riferimento per il territorio che la ospita.

Il festival è stato realizzato con la partnership del Comune di Carpineto Romano città d’arte e dell’associazione no profit Arci Na Radice Aps e si è svolto grazie alla direzione artistica e all’organizzazione ScuderieMArteLive che ogni anno seleziona e valorizza talenti in tutta Italia ed Europa attraverso il Concorso MArteLive.

Anni di scouting in ogni disciplina artistica rendono infatti Scuderie MArteLive la più grande e forse l’unica agenzia multi artistica italiana che offre un’ampia scelta tra centinaia di artisti e progetti creativi di qualità di ogni tipo con una distribuzione nazionale.

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