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Ripascimento Toscana, approvate linee guida per rilascio autorizzazioni

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ripascimento


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Dichiarazione dell’Ass. Fratoni

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Interventi antierosione: dalla Regione arrivano le linee guida che definiscono le modalità di rilascio delle autorizzazioni per le principali e varie opere di ripascimento che si eseguono lungo la fascia costiera.

Il documento che è stato approvato oggi in Giunta, elaborato di concerto con ARPAT, recepisce e valorizza la recente evoluzione normativa sul tema del riutilizzo dei sedimenti marini e della loro immersione in mare, definisce le modalità di rilascio delle tipologie che non sono state regolamentate a livello nazionale ed introduce importanti semplificazioni su alcuni interventi “minori” che hanno finalità prettamente stagionali.

Ha commentato l’Assessore all’ambiente Federica Fratoni:

Sono felice che oggi la Giunta abbia dato il via libera a un atto molto atteso dagli operatori economici della costa. Adesso Comuni e privati potranno procedere alla realizzazione degli interventi utili a salvaguardare la prossima stagione turistica, attraverso modalità semplificate e tempi più rapidi. Gli uffici dei vari geni civili sono a disposizione.

In pratica, con le linee guida viene affrontata sia l’immersione in mare dei sedimenti provenienti dall’escavo dei fondali marini, sia l’immersione in mare di inerti, materiali geologici inorganici e manufatti. Dai ripascimenti all’immersione deliberata in mare o all’immersione in ambiente cosiddetto “conterminato”, si prendono in esame tutte le modalità e anche tutte le operazioni di ripristino degli arenili e gli interventi di riprofilatura stagionale della spiaggia.

Nell’iter autorizzativo sono state previste anche delle semplificazioni che, nel rispetto della normativa di riferimento, consentiranno di ottenere l’autorizzazione più rapidamente rispetto alle altre tipologie d’intervento, facilitando così tutte quelle operazioni che anno dopo anno possono essere necessarie agli operatori per migliorare le condizioni di utilizzo del demanio marittimo, ad esempio, a fini turistico ricreativi.

Infine, le modalità autorizzative sono state coordinate anche con i procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale e con le procedure dell’ufficio SUAP così da fornire un quadro completo di tutte le casistiche possibili.

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