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Lazio, D’Amato: ‘Abolito super ticket nazionale per 400 mila cittadini’

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Raggiunta intesa con sindacati per abolizione ticket nazionale su ricette specialistica ambulatoriale per over 60 e categorie svantaggiate

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Lazio.

L’Assessore alla Sanità e l’Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato e il Vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori hanno firmato questa mattina, 30 luglio, l’intesa con i segretari regionali di CGIL, CISL e UIL per l’abolizione del super ticket nazionale, ovvero della quota di €10,00 del ticket delle ricette sanitarie per la specialistica ambulatoriale, per gli over 60 anni e le categorie svantaggiate.

Si tratta di una platea di oltre 400 mila soggetti interessati.

Spiega l’Assessore D’Amato:

Eliminiamo una tassa nazionale iniqua. Un risultato straordinario raggiunto grazie alla collaborazione di tutti e che ci permette di compiere un ulteriore passo in avanti verso una sanità più giusta ed equa.

Cosa accadeva fino ad oggi: al ticket per qualsiasi tipo di prestazione di specialistica ambulatoriale si doveva aggiungere una quota fissa di €10,00 sulla ricetta, quota replicata per ogni singola ricetta, escluse esenzioni già previste.

Spiega Leodori:

Dall’entrata in vigore del Decreto del Commissario ad acta circa 400 mila cittadini non pagheranno più il super ticket. Verrà applicata l’esenzione dalla quota fissa di €10,00 del super ticket nazionale per gli over 60 con reddito familiare inferiore a €36.151,98, esenzione codice E01, ai minori ospitati in strutture residenziali socio assistenziali, alle donne vittime di violenza e figli minori a carico, accolti in strutture residenziali, ai minori in affidamento familiare ed ai cittadini indigenti ENI, europei non iscritti, che non sono iscritti al Servizio sanitario nazionale.

Dichiarano congiuntamente i segretari regionali di CGIL, CISL e UIL:

Con questo accordo nel Lazio si torna ad investire per la salute dei cittadini. Un importante intesa che può rappresentare un passo importante per rilanciare il servizio sanitario pubblico nella nostra regione.

Dopo anni di commissariamento che hanno risanato i conti adesso è il momento di investire sul lavoro e sui servizi. Occupazione di qualità e servizi realmente esigibili sono i prossimi passi su cui proseguire il confronto.

La Regione Lazio nel 2016 aveva già disposto l’abrogazione della quota regionale di compartecipazione alla spesa sanitaria, abrogando il ticket di €15,00 sulla diagnostica, €5,00 euro sulla fisioterapia e €4,00 per le visite specialiste e ambulatoriali.

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