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Iran: manifestanti controllano la parte ovest di Teheran

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Chi protesta controlla le strade della zona di Starkhan

Non si fermano le proteste contro il regime iraniano. Mentre si rinnovavano le manifestazioni contro l’uccisione della giovane iraniana, Mahsa Amini, all’Università di Teheran e Akbatan, gli attivisti iraniani hanno riferito che i manifestanti hanno preso il controllo delle strade a Starkhan, ad ovest della capitale iraniana.

Secondo il sito web “Iran International”, un gran numero di iraniani si è unito alle proteste, che sono entrate nel loro nono giorno. I dimostranti sono usciti anche a Teheran, domenica sera, e hanno cantato contro i funzionari iraniani, compreso il leader supremo Ali Khamenei.

Ciò è avvenuto dopo aver lanciato slogan “Morte al dittatore” a Starkhan, in risposta all’uccisione dell’attivista Hadith Najafi, avvenuta dopo che le forze di sicurezza le hanno sparato sei volte durante la sua partecipazione alle proteste a Karaj. Le notizie apparse sui social media hanno affermato che la ventenne è stata colpito al petto, al viso e al collo dalle forze di sicurezza.

Un videoclip mostra anche l’attivista che si legava i capelli e si preparava ad unirsi ai manifestanti in strada. Un secondo video mostra anche la famiglia della ragazza che piange per una sua foto su una fossa appena scavata.

Questo accade pochi giorni dopo che Mahsa Amini è stata picchiata a morte dalla polizia iraniana della “morale” per non aver rispettato le regole dell’hijab del Paese. Mahsa era in visita dai parenti a Teheran quando la polizia “morale”, che fa rispettare le regole su come si vestono e si comportano le donne, l’ha fermata e poi picchiata in custodia, provocandole un infarto in seguito al quale è deceduta.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.