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Il successo dei corsi ITS in Toscana

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8 diplomati su 10 trovano un lavoro entro un anno

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Sulla formazione, la Regione Toscana ha fatto, dal 2015, scelte precise: puntare all’occupazione, investire sulle filiere strategiche – ossia sui settori produttivi più forti, in Toscana, e in grado di produrre lavoro stabile e di qualità – e affidare la formazione a alleanze tra imprese, scuole, Università e organismi formativi.
In più, dal 2017, un insieme integrato di interventi per la formazione 4.0, ossia per l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze che occorrono per competere nell’economia digitale e, dal 2018, un investimento nei laboratori territoriali aperti delle Fondazioni ITS.

Di queste scelte, i corsi di Istruzione Tecnica Superiore, ITS, costituiscono l’esempio paradigmatico: sono basati su alleanze formative stabili, si concentrano sulle sette filiere regionali strategiche, moda, meccanica, scienze della vita, energia e ambiente, turismo e cultura, agribusiness e nautica, e possono fornire alle imprese toscane i “supertecnici” che sono necessari per affrontare le nuove sfide della transizione ecologica e digitale.

Negli ITS, la Regione ha investito oltre 22 milioni euro, in questo ciclo di programmazione del Fondo Sociale Europeo, oltre al milione di euro di risorse regionali destinate ai laboratori delle Fondazioni ITS.

Il successo dei corsi ITS, attestato anche dall’ultima ricerca IRPET sul sistema degli Istituti Tecnici Superiori in Toscana, conferma che la Regione ha fatto le scelte giuste: i corsi occupano 8 ragazzi su 10, entro 12 mesi dalla conclusione dei percorsi, e li occupano con contratti stabili in percentuali molto più alte della media delle assunzioni degli altri corsisti e anche dei percorsi universitari.

Nel corso della presentazione della ricerca IRPET, è intervenuta la prima ricercatrice di Indire – l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa del Ministero dell’Istruzione, che valuta ogni anno gli esiti dei corsi ITS – anticipando qualche risultato del prossimo rapporto di monitoraggio: i corsi ITS orientati verso Industria 4.0 sono quelli che hanno dato i risultati migliori. Anche su questo, dunque, la Regione ha fatto una scelta vincente.

Quanto ai laboratori delle Fondazioni, per i quali IRPET rileva la necessità di investimenti, e che dal 2020 saranno finanziati anche con fondi MIUR, la Regione è partita con grande anticipo, finanziandoli con risorse proprie dal 2018. E nel prossimo ciclo di programmazione comunitaria, potrà finanziarli anche a valere sul POR FESR.

Sulla base di questi successi, la Regione conferma le proprie scelte e investe per aumentare l’offerta formativa. Malgrado il ciclo di programmazione comunitaria 2014 – 2020 volga al termine, la somma disponibile per il nuovo avviso ITS, pari a circa 5 milioni di euro, aumenta, rispetto allo scorso bando.

La decisione di utilizzare per gli ITS anche parte della performance, il premio riservato alle Regioni più virtuose, nella spesa, è già stata ufficializzata nella decisione della Giunta regionale del 27 gennaio 2020, che presenta un quadro dei bandi in uscita nel 2020, a valere sui fondi UE della Regione.

Grazie anche ai trasferimenti statali e ai cofinanziamenti privati dei soci delle Fondazioni, potranno quindi essere finanziati fino a 28 progetti, rispetto ai 16 dello scorso anno: aumenteranno perciò le opportunità di una formazione allineata con le richieste delle imprese toscane più dinamiche e innovative.

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