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Consiglio Nazionale FNOVI: nuove opportunità e necessarie innovazioni

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Tra gli ospiti, il Sindaco del capoluogo campano Gaetano Manfredi, il Presidente di ANCI Antonio Decaro e lo scrittore Maurizio de Giovanni

Riceviamo e pubblichiamo.

Ora è il momento di investire nella salute come motore di sviluppo: non abbiamo bisogno di scegliere tra migliorare la salute pubblica, costruire società sostenibili, garantire la sicurezza alimentare e un’alimentazione adeguata, affrontare il cambiamento climatico e avere economie locali.

Tutti questi passi vitali vanno di pari passo.

Sono le significative parole del Direttore generale dell’OMS, Tedris Ghebreyesus, che hanno fatto da ‘claim’ e da linea guida ai lavori del Consiglio Nazionale della FNOVI – Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, svoltosi a Napoli con davvero importanti e ‘decisivi’ argomenti all’ordine del giorno, che nelle loro applicazioni pratiche si annunciano come ‘rivoluzionari’ per la categoria dei Veterinari, e non solo: la Certificazione delle competenze e la veterinaria di precisione; gli aggiornamenti in tema di anagrafe canina e Patentino per i proprietari di cani; il Protocollo d’intesa tra FNOVI – Centro di referenza per l’oncologia veterinaria e Comparata, CEROVEC, e Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, LILT.

L’attività̀ dei Medici Veterinari è oggi in una fase molto delicata e, finalmente e giustamente, al centro dell’interesse collettivo, politico, economico, oltre quello strettamente sanitario e scientifico, e occorre perciò grande senso di responsabilità e prontezza nel comprendere e favorire le opportunità e le contestuali necessità di aggiornamento, adeguamento, cambiamento e sviluppo, ora che l’emergenza pandemica ha fatto puntare l’obiettivo sul fondamentale tema della salute umana tutelata e garantita dalla vigilanza permanente sugli animali e sugli alimenti di origine animale dalla loro produzione fino al consumo.

Così come sul tema della prevenzione delle malattie infettive a carattere zoonosico e la tutela del patrimonio zootecnico dalle malattie infettive con la prevenzione dei danni diretti o indiretti da queste provocati.

Il benessere degli animali e dell’uomo è dunque al cuore dell’attenzione, e con questo il tema dell’organizzazione e dell’educazione sanitaria.

I medici veterinari devono ora agire convintamente su due fronti, ha spiegato il presidente nazionale FNOVI, Gaetano Penocchio, citando una riflessione di Giuseppe De Rita, con il coraggio di distinguere i due ‘mercati’ su cui operare, da presidiare e coltivare in modo diverso ma ugualmente efficace, attivi su entrambi con una chiara ‘bivalenza’: sul mercato privato degli animali da compagnia, anche per contribuire sempre più alla consapevolezza del loro ‘valore’; e su quello della filiera che parte dall’allevamento e finisce sulla tavola, con l’evidenza della sua importanza economica e strategica, considerata la sostenibilità come un’opportunità.

Ha sottolineato a riguardo Penocchio:

Stiamo diventando un modello globale per la precision farming nella quale vediamo realizzabile una veterinaria di precisione che non deve rimanere appannaggio di pochi, ma modello diffuso anche ai più piccoli.

Il Presidente ha poi ricordato che

la bandiera italiana accanto al brand non basta più, va valorizzata l’intera filiera, i territori, i nostri metodi di produzione unici e sostenibili.

Un messaggio chiaro: clima, salute e benessere degli animali al centro dell’innovazione per i sistemi di allevamento di domani, con la zootecnia impegnata in una rivoluzione in grado di mitigare emissione, ridurre i rifiuti generando economia circolare in cui lo spreco è risorsa, creando valore per territori e comunità oltre a garantire salubrità e benessere animale e ambientale.

Aperto dalla proiezione in anteprima del documentario tratto dal racconto vincitore del Premio FNOVI al Dog Film Festival 20 ‘Elena. Medico Veterinario. A daily life story’ di Marco Panella, testo di Elena De Giacinto, realizzato con il patrocinio non oneroso della FNOVI, produzione Artix e Dog Film Festival, il consesso della Fnovi, si diceva, ha portato all’attenzione problematiche di assoluto rilievo, destinate ad innovare fortemente l’attività veterinaria, a cominciare dalla Certificazione delle competenze con la convenzione FNOVI – Certing: il programma di valutazione e certificazione della professione medico veterinaria sul modello di quanto avvenuto per l’esercizio di altre professioni, per primo l’Ordine degli Ingegneri, che, come è stato spiegato, determinerà un deciso passo avanti per vari fattori inerenti la Veterinaria, come il miglioramento e la definizione dei criteri diagnostici di una malattia; lo sviluppo di nuovi farmaci; l’automatizzazione dei referti e della raccolta dati; l’ottimizzazione dei trial clinici randomizzati e di nuove terapie; la predizione di eventi epidemici; lo studio applicativo dei big data; le diete di precisione; l’applicazione dei sistemi biometrici, model devices e machine learning.

Altro momento significativo, la sottoscrizione del Protocollo FNOVI – CEROTEC-LIL, che pone le basi di una efficace collaborazione ‘One health’ nel campo dei tumori, finalizzata all’implementazione del registro nazionale tumori animali e all’integrazione con l’omologo registro umano, al fine di stimolare la ricerca per l’identificazione di fattori eziologici comuni in un’ottica di prevenzione.

Le ricadute attese dall’applicazione di questa intesa, sono serie ed entusiasmanti: sul monitoraggio ambientale; gli studi epidemiologici; il potenziamento delle competenze di istopatologia veterinaria ed istopatologia comparata sul territorio nazionale; la ‘comparazione’ con animali-sentinella come modelli di studio e valutazione degli effetti all’esposizione ambientale.

L’obiettivo è poi anche squisitamente ‘culturale’: implementare la cultura della prevenzione e i corretti stili di vita, con i Medici Veterinari al centro di iniziative di informazione sul corretto rapporto uomo – animale – ambiente.

Di assoluto interesse, la conclusiva tavola rotonda, anticipata da un intervento di Antonio Decaro, Presidente dell’ANCI, introdotta e moderata da Antonio Limone, Coordinatore II.ZZ.SS. e Consigliere FNOVI, su ‘Sanità e prevenzione: nuovi modelli organizzativi in ottica One Health’, con gli interventi di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli; Matteo Lorito, rettore dell’Università degli studi di Napoli ‘Federico II’; Daniela Mulas, Vicepresidente FNOVI e lo scrittore Maurizio de Giovanni.

Leit motiv della discussione, la considerazione che la Sanità sia diventata oggi più che mai un imprescindibile asset strategico dei Paesi e delle politiche di alleanza.

La partita del vaccino, e quindi della salute, si è infatti spostata da un piano sanitario a uno politico ed economico, assumendo una valenza dirimente nella società post Covid-19, con il sopraggiunto, generale convincimento che per gli Stati non ci sia un ‘debito’ altrettanto buono di quello impiegato per la salute…

Come ha ben sottolineato il dott. Limone, il cambiamento non è atteso alle porte, è da vederlo quasi alle spalle, assieme alla convinzione che senza una nuova Sanità di prevenzione i sistemi di assistenza ‘universalistici’ non potranno più reggere il peso delle prestazioni richieste, con il fatto che è quindi diventata ineludibile necessità riorganizzare la Medicina pubblica in questa direzione sul sistema ambiente – cibo – salute che vede già i Medici Veterinari principali protagonisti.

È questo allora il momento – ha spiegato – di dimostrare grande unità, responsabilità e trasparenza tra i Veterinari, considerato l’enorme impegno che viene richiesto loro, con la centralità, la forza e il sempre maggiore prestigio riconosciuti alla professione.

Al Paese serve un contributo aperto della Veterinaria, non settoriale, ma condivisivo, frutto di skills e competenze trasversali correlate, coordinate, per poter incidere a fondo e risolutivamente sulla salute ‘circolare’ e la buona economia del pianeta.

Grande attenzione poi, e naturalmente, ai momenti istituzionali del Consiglio FNOVI, a cominciare dall’approvazione, all’unanimità, del Bilancio preventivo 2022, con la discussione su una serie di potenziamenti e implementazioni di attività, in risposta e a conseguenza dell’emergenza pandemia, e per le necessità di miglior funzionamento ed efficientamento degli Ordini sparsi sul territorio italiano con le loro varie attività di informazione, rappresentanza, formazione.

Tra i numerosi interventi degli ‘ospiti’, molto apprezzato quello del sindaco Gaetano Manfredi, che ha sottolineato il grande ruolo svolto dai medici veterinari per la salute e la sicurezza, e la necessità/opportunità di dotare le città del futuro di nuove organizzazioni integrate che agiscano in questa direzione assieme alla Medicina veterinaria, con la contestuale esigenza di attivare politiche attive di salute pubblica, informando e spingendo i cittadini ad esercitare attività condivise di prevenzione e tutela.

Lo scrittore giallista Maurizio de Giovanni ha fornito una ‘lettura’ particolare e ‘intimista’ della professione medico veterinaria, che deve essere prima una ‘vocazione’, e che mette la più preziosa istanza della salute animale, umana e ambientale al primo posto.

La pandemia ha consacrato l’assoluta importanza di un’organizzazione come la FNOVI fuori dalla settorialità di un tempo, e parte integrante di un’operatività di sistema.

Ha detto:

Il ruolo dei medici veterinari è più che mai decisivo per il nostro futuro e noi dipendiamo da voi.

Dal Consiglio nazionale di Napoli, esce dunque una FNOVI rafforzata, più autorevole, maggiormente considerata nel Paese, consapevole del momento e ben decisa a rafforzare il proprio ruolo in risposta a nuove esigenze e sui nuovi obiettivi che qui sono stati dettagliatamente tracciati e motivati.

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