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Concorso Scuola 2016

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Cambio sede a pochi giorni dall’inizio

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Coordinamento Nazionale TFA.

Coordinamento Nazionale TFA – A partire dal giorno 16 aprile tutti gli USR hanno pubblicato rettifiche sulle sedi d’esame delle prove del concorso. È risultato, infatti, che l’iniziale suddivisione dei candidati per età non rispettava il criterio alfabetico indicato all’art. 7, comma 1, del bando.

Il problema è che lo stesso prescriveva l’obbligo di pubblicare sui siti degli USR la sede precisa di ogni candidato almeno 15 giorni prima dello svolgimento della prova.
Siamo quindi finiti oltre il limite in alcune delle cdc che dovrebbero svolgere la prova scritta il 28 aprile: ad esempio, per la A54 alcuni candidati sono stati spostati tra Napoli e Marano di Napoli. Anche nei casi in cui la nuova sede risulti in altra parte della stessa città (ad esempio Roma) non si può comunque parlare di sede esatta comunicata nei tempi stabiliti dal bando. Sul sito della Lombardia, invece, a dieci giorni dallo svolgimento delle prove permane la distribuzione in ordine alfabetico. Solo il sito della Toscana ha specificato che il cambio di criterio non ha comportato spostamenti di sede per la B17.

Per le prove del 2 maggio, inoltre, l’Abruzzo aveva inizialmente aggiornato le sedi solo sul sito dell’ambito territoriale L’Aquila. L’USR ha inserito i criteri corretti soltanto nella mattinata del 18 aprile, retrodatando l’aggiornamento al 16 (cosa molto grave).

Si aggiunga che l’ordine alfabetico non è sempre rispettato, permanendo delle eccezioni – al momento non giustificate – di aule con candidati a iniziali miste.
Tutto quanto riportato sinora ci sembra passibile di ricorsi, e mette a rischio il regolare svolgimento delle prove. Gli esiti non potrebbero forse essere impugnati per vizio di forma nella comunicazione delle sedi?

Se si considerano poi altri aspetti di criticità quali:

  • il fatto che molti candidati avessero già prenotato viaggi e alloggi per sedi poi spostate, rimettendoci quindi in denaro;
  • la mancanza dei quesiti fac-simile che pure erano stati annunciati in via informale da esponenti politici sui social network;
  • l’attuale mancanza di griglie di valutazione trasparenti e nazionali delle prove scritte;
  • la difficoltà nel trovare i membri delle commissioni;
  • i dubbi su alcuni requisiti minimi di sicurezza informatica per le prove computer-based,

è inevitabile denunciare a gran voce il pressappochismo con cui si sta organizzando questo concorso inopportuno nelle tempistiche e nelle modalità.

È noto come il Coordinamento Nazionale TFA non sia mai stato contrario al concorso in quanto tale come metodo di reclutamento, e siamo coscienti che la volontà del governo sia quella di portare avanti il concorso 2016 nonostante tutto.

Chiediamo tuttavia che:

  • il ministero comunichi celermente e chiaramente come intende affrontare e risolvere le problematiche sopra riportate;
  • sia previsto urgentemente un secondo canale di assunzione per gli abilitati TFA, già selezionati su numero chiuso in una prova concorsuale de facto, seppur non de iure.

Tutti i problemi legati al concorso non fanno che fornire ulteriori argomenti a questa che è da sempre la nostra richiesta principale, ormai sposata anche da vari esponenti della maggioranza di governo oltre che dell’opposizione. Un concorso raffazzonato e frettoloso non può essere l’unica possibilità per gli abilitati TFA.

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