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Ciclo di conferenze sui castelli napoletani: Castel Sant’Elmo

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Castel Sant'Elmo, Napoli


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Il 27 novembre a Castel dell’Ovo

Riceviamo e pubblichiamo.

Nell’ambito del ciclo di conferenze ‘Napoli, città di Castelli’ promosso dal Segretariato regionale del MiBAC in collaborazione con l’Istituto Italiano dei Castelli – sezione Campania, martedì 27 novembre, si terrà la conferenza su Castel Sant’Elmo.

Illustrerà la storia del grandioso complesso fortificato l’arch. Luigi Maglio, Presidente dell’Istituto Italiano dei Castelli per la regione Campania. La conferenza è alle ore 16:30, presso l’Antisala delle Colonne sita sulle terrazze inferiori di Castel dell’Ovo.

Il percorso di conoscenza dei castelli napoletani focalizzerà quindi l’attenzione su un altro monumento di straordinaria importanza ancora poco conosciuto nelle sue caratteristiche specifiche ed originali che, dalla collina di San Martino domina, oggi come nel Cinquecento, l’antica capitale del Mezzogiorno. La fortificazione, sorta sul luogo dell’antico Belforte angioino, costituisce un esempio pressoché unico, sia per la configurazione particolare, che per le proporzioni colossali che la contraddistinguono.

È un lascito importantissimo fatto alla città di Napoli da parte del suo ideatore, Pedro Luis Escrivá che, attraverso il continuo riconoscimento effettuato dal Polo Speciale Museale Napoletano come luogo di eventi e mostre internazionali e sede del museo degli artisti napoletani contemporanei – troverà ulteriore esaltazione a breve, con una percorso incentrato sulle caratteristiche architettoniche tipiche della storia militare che esso esprime in maniera eccezionale proprio per l’originalità delle scelte progettuali a suo tempo operate.

La posizione di dominio sulla città costituì il presupposto che portò alla realizzazione della nuova fortezza, per diretto volere dell’imperatore Carlo V, in visita a Napoli nel novembre del 1535, dopo la gloriosa impresa di Tunisi. I progetti di adeguamento e miglioramento del forte, susseguitisi nel corso del XVII secolo, non ebbero pratica attuazione, così come le ipotesi di trinceramenti difensivi effettuate dal genio militare austriaco nei primi decenni dell’Ottocento. Alla fine degli anni settanta del secolo scorso la struttura fu dismessa dai militari e saranno avviati i lavori di restauro.

Parlare di Castel S. Elmo significa far riferimento ad un caso particolare nella storia dell’architettura militare, un’eccezionale opera di ingegneria militare della prima metà del XVI secolo. Il Castello è, infatti, una grandiosa fortezza con impianto planimetrico stellare a sei punte, con un articolato sistema di gallerie difensive e la piazza d’armi superiore un tempo dotata di artiglierie a lunga gittata.

La difesa passiva del forte era basata su enormi spessori murari in tufo, poiché la parte inferiore del complesso fortificato venne ricavata scavando l’interno della collina. La difesa attiva, infine, era affidata a grandi casematte dotate di cannoniere in grado di consentire il tiro da diverse angolazioni.

Appuntamento quindi a Castel dell’Ovo, martedì 27 novembre. Non mancate!

Castel Sant'Elmo, Napoli

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