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Approvati e ammessi a finanziamento progetti per fondi PAC infanzia

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Annamaria Palmieri


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Dichiarazione dell’Assessore alla scuola Annamaria Palmieri

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Stupisce la disinformazione soprattutto quando viene da persone che per il ruolo che ricoprono anche a livello nazionale certamente conoscono l’iter dei fondi del Piano di azione e Coesione per l’Infanzia e la complessità delle procedure per spenderli.
Ma è una occasione per fare ulteriore chiarezza: Tutti i progetti presentati per i fondi PAC infanzia sono stati approvati dall’autorità di gestione con relativa ammissione a finanziamento.

Nelle Municipalità, tutte supportate a livello centrale da delibere e anticipazioni di cassa, a volte anche molto onerose, i fondi del primo riparto sono stati tutti impegnati, e sono in via di realizzazione i servizi previsti dai Piani.

Ad esempio Nidi nella prima e sesta Municipalità, lavori di realizzazione e ampliamento di strutture in seconda Municipalità, lavori e ristrutturazioni in sesta, ottava, decima, servizi integrativi in quarta e nona etc.

Con i fondi del primo e del secondo riparto, che risultano spendibili fino al 2018, alcuni servizi sono già attivi: È aperto e funzionante il Nido Vittorio Emanuele in prima Municipalità, 3 micro-nidi in sesta Municipalità, 2 Nidi in nona Municipalità e sono aperte le iscrizioni per il Cucciolo in quinta Municipalità su cui hanno pesato i noti ritardi della gara.

Ma non ci fermiamo qui: prolungamenti orari per consentire ai bambini di stare fino alla 18:30 nelle strutture comunali sono già attivi in diversi territori e si stanno inoltre indicendo le gare del secondo riparto per il secondo Nido nella quinta Municipalità, presso la Savi Lopez, e per i nidi della seconda e della decima municipalità che saranno attivati nel prossimo anno scolastico, una volta conclusi tutti i lavori.

Se la stessa autorità di gestione, notoriamente rigida nei nostri confronti, ha prorogato con una circolare i termini per l’utilizzo dei fondi, vuol dire , forse, che Napoli, come tutti gli altri comuni è stata danneggiata dalla farraginosità delle procedure, peraltro demandate alle municipalità e non alla Amministrazione Centrale.

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