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UGL Salute: Medici dall’estero: è davvero la soluzione giusta?

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Giuliano - UGL Salute


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Giuliano: ‘Serve una programmazione chiara e netta’

Riceviamo e pubblichiamo.

Dichiara in una nota il Segretario Nazionale UGL Salute. Gianluca Giuliano:

Mancano professionisti sanitari, soprattutto medici e infermieri. Da anni lo denunciamo ma le nostre parole sono purtroppo sempre cadute nel vuoto ed è così che nella calda estate italiana assistiamo al costante arrivo di camici bianchi dall’estero.

La stagione estiva con il personale sanitario a ranghi ridotti per le ferie – prosegue il sindacalista – è sempre stata un periodo di estrema difficoltà, ma la carenza degli organici è in realtà un problema di tutto l’anno, che si trascina da tempo.

Ed è così che abbiamo assistito il 4 agosto all’arrivo di 120 medici cubani in Calabria e martedì 8 agosto del primo medico argentino all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.

Ma ne arriveranno tanti ancora, dal sud al nord tutte le Regioni stanno cercando di tamponare l’emorragia di sanitari, ricercandoli oltre confine.

Attualmente i professionisti di origine straniera nel nostro paese sono 77.500 di cui 22mila medici, 38mila infermieri,5mila farmacisti,5mila fisioterapisti e altre figure sanitarie con aumento del contributo di questi ultimi dal gennaio 2022 ad oggi nelle strutture pubbliche e private del 35%.

È davvero la strada intrapresa quella giusta per salvare il nostro SSN?

Per Giuliano è l’ennesima toppa ad una situazione che stenta ad essere affrontata nel giusto modo.

Conclude il sindacalista:

Apprezziamo lo sforzo del Ministro Schillaci per cercare di trovare risorse da investire sul personale, ma non ci stancheremo mai di dirlo, serve una programmazione chiara e netta, che consenta al nostro SSN di recuperare l’attrattività soprattutto per i giovani che devono tornare presto ad avvicinarsi alle nostre scuole di specializzazione.

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