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Sviluppo sostenibile e agenda 2030, nasce il Forum regionale

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Federica Fratoni


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Il Forum regionale è aperto alla società civile

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Barra a dritta per lo sviluppo sostenibile, guardando all’Agenda 2030. La Toscana ha deciso di istituire un Forum regionale, aperto alla partecipazione della società civile.

Sarà organizzato sulla base di tavoli tematici e coinvolgerà cittadini e addetti ai lavori nell’organizzazione di eventi.

A presiederlo sarà l’Assessore all’ambiente Federica Fratoni, che guiderà anche la cabina di regia a cui la Regione ha deciso di dar vita e a cui sarà affidata l’elaborazione degli indirizzi della strategia toscana sullo sviluppo sostenibile, individuando azioni e politiche ma anche monitorando i risultati via via raggiunti e coinvolgendo su questo le istituzioni locali.

Oltre all’Assessore all’ambiente, vi parteciperanno la Vicepresidente della Giunta regionale, che ha la delega alla ricerca, l’Assessore alle attività produttive e la collega al welfare, politiche sociali e salute, ma anche il Presidente di ANCI Toscana, l’associazione dei Comuni.

Parallelamente, per gli stessi settori dell’amministrazione regionale coinvolti, sarà creato anche un tavolo tecnico.

Sottolinea l’Assessore all’ambiente, Federica Fratoni:

Nel piano regionale di sviluppo che questa Giunta si è dato nel 2016, fino alla fine della legislatura, i temi ambientali sono molto importanti e grande è anche l’attenzione al coinvolgimento dei cittadini.

Ci siamo dati traguardi superiori alla media del paese Italia: del resto migliori sono già i risultati conseguiti fino ad oggi e per questo abbiamo deciso di alzare l’asticella.

Prosegue Fratoni:

Nel piano regionale di sviluppo varato nel 2016 ci siamo proposti ad esempio che almeno il 36,08% dell’energia consumata sia prodotta con fonti rinnovabili: nel 2013 era il 25,96%.

Ci siamo impegnati anche a tagliare del 20% rispetto al 1990 le emissioni di gas serra in atmosfera, che poi vuol dire ridurle di una quota ancora maggiore se si guarda al 2004, quando erano cresciute dell’11% rispetto a quattordici anni prima.

Entro il 2020 dovrà arrestarsi anche il consumo di nuovo suolo ed è evidente che tutte queste politiche abbiano bisogno di un coordinamento, anche tra più livelli di governo, e di coinvolgere e sensibilizzare i cittadini.

Il lavoro iniziato negli anni scorsi lo proseguiremo adesso guardano all’agenda 2030.

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