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Napoli, attivo il registro comunale dei testamenti biologici

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Alessandra Sardu


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Dichiarazione dell’Ass. Sardu

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

In data 31/01/2018 è entrata in vigore la Legge n° 219 del 22/12/2017 in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento, che disciplina le procedure relative alla consegna della dichiarazione – D.A.T. – conosciuta anche come “Testamento Biologico”.

Al riguardo, la Giunta Comunale napoletana, anticipando di oltre cinque anni la normativa appena entrata in vigore, aveva proposto al Consiglio, con Delibera del 12/01/2012, l’istituzione del registro amministrativo dei testamenti biologici, approvato successivamente con Deliberazione Consiliare del 14/03/2013.

In virtù di tale provvedimento, la Giunta Comunale con Deliberazione del 19/12/2013 ha individuato, a partire dal 2014, l’ufficio “Deleghe sindacali per la celebrazione dei matrimoni civili” situato al IV Piano di Palazzo San Giacomo, quale ufficio deputato a ricevere tali tipologie di dichiarazioni ed alla gestione del registro amministrativo.

Pertanto, in considerazione del fatto che la struttura comunale destinataria delle D.A.T prevista dalla normativa è già pienamente operativa, gli interessati potranno continuare a consegnare il plico presso la stessa, dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 12:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00.

Dal 2014 ad oggi sono stati depositati presso il competente ufficio comunale n° 22  “Testamenti biologici”.

L’assessore Sardu con delega all’Anagrafe dichiara:

Il Comune di Napoli si conferma un ente locale all’avanguardia per tutto ciò che concerne la tutela dei diritti dei cittadini. Nel caso del testamento biologico, abbiamo anticipato di circa cinque anni la normativa nazionale che è appena entrata in vigore, e questo testimonia la grande sensibilità di quest’amministrazione per temi importanti quali il diritto all’autodeterminazione.

I nostri uffici sono quindi già attrezzati per raccogliere le dichiarazioni dei cittadini, e ci auguriamo che aumenti negli stessi la consapevolezza dell’importanza di questo strumento, anche a seguito dell’importante battaglia di civiltà che è stata condotta in Parlamento sul tema.

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