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Emirati: bene nascita Consiglio presidenziale yemenita

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Gli Emirati Arabi Uniti accolgono con favore la decisione del Presidente Hadi di formare il Consiglio presidenziale nello Yemen

Gli Emirati Arabi Uniti hanno accolto con favore la decisione del Presidente yemenita, Abd Rabbo Mansour Hadi, di formare il Consiglio di comando presidenziale per completare l’attuazione dei compiti della fase di transizione e delegare, a pieno titolo, i poteri del Presidente della Repubblica in conformità con la costituzione, l’iniziativa del Golfo e il suo meccanismo esecutivo.

Secondo quanto si legge in una nota dell’agenzia di stampa emiratina “WAM“, Abu Dhabi esprime la speranza che questo passo contribuisca al raggiungimento di una soluzione politica globale tra le parti yemenite, per raggiungere la pace, la stabilità, lo sviluppo e la prosperità per lo Yemen e il suo popolo.

In una dichiarazione, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale emiratino ha affermato il pieno sostegno degli Emirati Arabi Uniti al Consiglio presidenziale e ai suoi organi per consentirgli di svolgere i suoi compiti, porre fine alla crisi yemenita, raggiungere sicurezza e stabilità nel Paese e consolidare le aspirazioni di sviluppo e prosperità del popolo.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno accolto con favore l’appello del Regno dell’Arabia Saudita al nuovo Consiglio di avviare negoziati con gli Houthi sotto la supervisione delle Nazioni Unite per raggiungere una soluzione politica definitiva e globale, che includa un periodo di transizione, sottolineando l’importanza fondamentale ruolo svolto dal Regno nel raggiungimento della stabilità e della sicurezza per lo Yemen.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.