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PE: sanzionare responsabili della morte di Mahsa Amini in Iran

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Parlamento europeo a Strasburgo


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Il Parlamento condanna la morte di Mahsa Amini in Iran e chiede sanzioni UE contro i suoi assassini e coloro che sono coinvolti nella repressione delle successive proteste di piazza

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Parlamento europeo in Italia.

In una risoluzione adottata giovedì 6 ottobre, il Parlamento fa il punto sugli sviluppi in Iran dopo la morte della ventiduenne curda iraniana Mahsa Amini per mano della polizia morale del Paese e lo scoppio delle successive manifestazioni di piazza contro il regime clericale integralista.
I deputati condannano con la massima fermezza la morte di Mahsa Amini e chiedono un’indagine imparziale, efficace e soprattutto indipendente sulle accuse di tortura e maltrattamento.

Arrestata dalla polizia il 13 settembre per una presunta violazione delle severe leggi iraniane sul velo, Mahsa Amini è morta in un ospedale di Teheran tre giorni dopo, a seguito di maltrattamenti fisici subiti durante la detenzione. Il testo non legislativo è stato approvato per alzata di mano.

Sanzionare i funzionari iraniani coinvolti nella repressione del regime

Il Parlamento esprime forte sostegno al movimento di protesta pacifica in Iran, in particolare alle giovani donne che guidano le proteste, e condanna fermamente l’uso diffuso, intenzionale e sproporzionato della forza da parte delle forze di sicurezza iraniane contro i manifestanti pacifici, che ha provocato finora molte vittime.

Inoltre, chiede alle autorità iraniane di rilasciare immediatamente e incondizionatamente e di ritirare le accuse contro i difensori dei diritti umani e tutti i detenuti che sono stati arrestati unicamente per aver esercitato pacificamente i propri diritti alla libertà di espressione, di associazione e di riunione pacifica.

Nel testo, si esorta l’UE a sanzionare, nell’ambito del regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani, i funzionari iraniani coinvolti nella morte di Mahsa Amini e nelle violenze contro i manifestanti.

Indagine delle Nazioni Unite sugli eventi in Iran

Il Parlamento chiede alle Nazioni Unite, e in particolare al Consiglio per i diritti umani, di avviare senza indugio un’indagine globale riguardo agli eventi verificatisi nelle ultime settimane.

Infine, i Paesi UE sono esortati a coordinare, con una presenza diplomatica a Teheran, le loro azioni al fine di sostenete e proteggere i difensori dei diritti umani, in particolare i difensori dei diritti delle donne, e i cittadini con doppia cittadinanza UE-iraniana.

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