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‘Pazzi di libertà – Il teatro dei Chille’, presentazione libro

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'Pazzi di libertà - Il teatro dei Chille'


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Il 31 gennaio al PAN

Riceviamo e pubblichiamo.

Giovedì 31 gennaio, ore 17:30, nella sala De Stefano al PAN si terrà la presentazione di ‘Pazzi di libertà – Il teatro dei Chille’. 
È un piccolo caso editoriale, con una prima edizione già quasi esaurita dopo appena due mesi e ampie presentazioni su giornali – Repubblica, Corriere della sera, Stampa, Piccolo – e radiotelevisive – Radio 3 suite, Fahreneit, Tgr.

Parliamo di ‘Pazzi di libertà – Il teatro dei Chille’, editore Pacini. È un libro a più mani che racconta da diversi punti di vista la residenza teatrale nell’ex-manicomio di Firenze dei Chille de la balanza, storica compagnia di ricerca nata a Napoli nel 1973 in quel “Teatro, comunque” che, con la Cineteca Altro accese di nuova vita Port’Alba.

All’incontro parteciperanno Nino Daniele, Assessore alla cultura e al Turismo del Comune di Napoli, i critici Stefano De Stefano, Angela Matassa e Giulio Baffi, autore della prefazione al libro, e due tra gli autori: i critici Antonella D’Arco, napoletana laureatasi con una tesi sui Chille e Matteo Brighenti.

Sarà naturalmente presente anche Claudio Ascoli, fondatore e regista della compagnia, che così presenta il libro nella quarta di copertina:

Da tempo eravamo sollecitati ad una riflessione sulla nostra residenza teatrale a San Salvi, l’ex città manicomio di Firenze. A 40 anni dalla legge Basaglia ci è sembrato indifferibile dare una risposta. Abbiamo chiesto un contributo a compagni di viaggio che hanno condiviso il nostro lavoro dal 1997 ad oggi.

Ecco qui emozioni, interrogativi, felicità… in una stretta di mano collettiva che accomuna chi ci seguì negli anni giovanili a Napoli – Baffi – con quanti ci accompagnano nella nostra utopia sansalvina: Clemente, Corleone, Dell’Acqua, Orefice e i Pellicanò, figli dell’ultimo direttore del manicomio e di sua moglie – senza i quali la nostra pazzia di libertà non sarebbe mai nata! A due giovani critici, in una compresenza tra Napoli – D’Arco – e Firenze – Brighenti -, alla loro voglia-competenza-energia è affidata l’analisi del nostro Teatro.

Un grazie ai fotografi, le cui immagini formano il nucleo centrale del libro: Agus, Ascoli -Marco -, Giaquinta, Gramignan, Lauri, Margheri, Minasowicz, Pruneti e Semeraro.
Un abbraccio a Mario Dondero, presente con alcune foto e ritratto da altri in indimenticabili momenti di condivisione artistica ed umana!

‘Pazzi di libertà’, inserito dal MiBAC tra le iniziative dell’Anno Europeo del Patrimonio e presentato in anteprima già all’ultimo Salone Internazionale del Libro di Torino e successivamente a Firenze, Trieste, Torino, Roma…, racconta i 21 anni della compagnia nell’ex città manicomio. Nel 1997, infatti, i Chille bussarono alla porta della Tinaia, il Centro di attività espressive per i matti. Erano alla ricerca di un luogo in cui realizzare un singolare spettacolo da un testo di Antonin Artaud: ‘Van Gogh, il suicidato della società’: lo spettacolo su cui molti anni dopo si laureò Antonella D’Arco.

Furono accolti – in quello che era ancora un manicomio – con entusiasmo ed ospitati da Dana Simionescu – Tinaia – e da Carmelo Pellicanò, ultimo direttore del manicomio fiorentino: la presenza dei Chille, inizialmente prevista per una quindicina di giorni… è proseguita sino ad oggi!

Fu proprio Pellicanò a chiedere alla compagnia teatrale di accompagnare l’uscita degli ultimi matti, dicembre 1998, con il contemporaneo ingresso della città a San Salvi.
Un fatto unico in Italia! Come? Attraverso l’ininterrotta realizzazione di progetti artistici che fanno oggi di San Salvi un luogo simbolo di Firenze, presidio culturale riconosciuto a livello nazionale e non solo. Oltre 600.000 le presenze succedutesi nel corso di questi ventun’anni in percorsi di Teatro, Musica, Arti visive.

La presentazione del libro a Napoli avviene in occasione del ritorno a casa dei Chille che saranno presenti dal 1° al 3 febbraio al Nuovo Teatro Sanità con lo spettacolo ‘L’amore è il cuore di tutte le cose’, liberamente ispirato al singolare rapporto che unì negli anni della rivoluzione d’ottobre Vladimir Majakovskij con Lilja e Osip Brik.

In merito una curiosità: lo spettacolo è il secondo momento produttivo della compagnia su testi majakovskiani: il primo avvenne molti anni fa nel 1976 con l’evento di apertura della storica Festa Nazionale de l’Unità alla Mostra d’Oltremare, il cui vernissage fu affidato proprio alle allora giovanissime compagnie napoletane che dettero vita ad un evento collettivo nel segno di Majakovskij.

Ulteriori informazioni
055-6236195 – WhatsApp 335-6270739 sito www.chille.it 

Foto Massimo Agus

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