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Lo stop alle auto benzina e diesel nel 2035 preoccupa l’UGL

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UGL Frosinone


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A rischio l’intero automotive della provincia di Frosinone e migliaia posti di lavoro

Preoccupazione per il futuro dell’automotive della provincia di Frosinone e dell’intero paese dopo la decisione di dire stop alla produzione di vetture a diesel e benzina a partire dal 2035 decisa dal Parlamento europeo.

È quanto espresso dall’UGL Metalmeccanici di Frosinone che teme per l’ulteriore grave perdita di posti di lavoro che andrebbe a colpire migliaia di famiglie.

Di questo si è discusso nel direttivo Stellantis tenuto dal Segretario Provinciale Enzo Valente e dal Segretario dei Metalmeccanici Gerardo Minotti, nel corso del quale hanno spiegato a iscritti e lavoratori, quello che potrebbe rappresentare la decisione dell’Europa.

Una decisione arrivata all’indomani dell’annuncio di Stellantis della conferma degli investimenti e del piano industriale Dare Foward 2030 nel nostro Paese.

Spiegano Valente e Minotti:

Non capiamo la scelta dei partiti di votare, in Europa, a favore dello stop alle auto a benzina e diesel nel 2035.

Si profila la perdita di migliaia di posti di lavoro e la chiusura totale, o quasi, dell’automotive in Italia.

Non regge poi la tesi secondo la quale i posti persi verrebbero recuperati dalla riconversione delle aziende verso un’economia green.

Il tempo non è sufficiente, per questo auspichiamo che il Governo, formato dai partiti che non hanno votato questo provvedimento a Bruxelles, riesca ad ottenere una dilazione delle tempistiche per arrivare con maggiore preparazione e tutele per i lavoratori al momento clou.

Il Ministro Urso ha spiegato che nell’automotive ci sono 250 mila impiegati e crediamo che il suo appello a rivedere i tempi debba essere accolto dalle autorità europee e ridiscusso nei dettagli.

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Autore Lucia Nardi

Lucia Nardi, docente, laureata in Lingue e letterature straniere presso Università degli Studi di Napoli Federico II.