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La strage di via dei Georgofili negli occhi di un bambino

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'Il vuoto alla finestra'


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‘Il vuoto alla finestra’ presentato a palazzo Strozzi Sacrati

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

È difficile trovare le parole e le immagini giuste per raccontare una tragedia che nella impensabile natura criminale ha moltiplicato negli anni il suo effetto devastante sotto il profilo umano, emotivo, personale e collettivo.

Tutto diventa ancora più arduo quando il dolore ed il senso della perdita portano anche i nomi di bambini, coinvolgendoli direttamente nel ruolo di vittime.

Spiegare cosa è successo davvero una notte di trent’anni fa e scegliere di calarsi, da pari a pari, nel loro mondo, vale un’impresa che costa uno sforzo di sensibilità, rispetto, attenzione nella scelta di ogni singolo verbo.

Giulia Arnetoli si misura in questo delicato compito nella sua terza prova letteraria, ‘Il vuoto alla finestra’, pubblicato dalla Società Editrice Fiorentina e presentato nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati assieme al Presidente della regione Toscana Giani, all’Assessore regionale alla Sicurezza e cultura della legalità Stefano Ciuoffo, a Luigi Dainelli, Presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili, a Roberto Ciappi, Sindaco del Comune di San Casciano in Val di Pesa e a Irene Padovani, Assessore alla Cultura del Comune di Calenzano, che ha scelto quest’anno di inserire il libro in un progetto della Civica Biblioteca di Calenzano dedicato alle letture per i ragazzi per coinvolgere le nuove generazioni sui temi della memoria, legalità e lotta contro le mafie.

Ha sottolineato l’Assessore Ciuoffo:

Un’occasione per utilizzare anche la qualità letteraria della narrazione e della memoria nel necessario percorso di ricerca della verità su un evento che a distanza di quasi trent’anni mantiene punti oscuri, incertezze e opacità sui quali l’intera comunità domanda chiarezza alle Istituzioni.

Il volume, al quale Lido Contemori ha voluto dedicare le sue matite nel disegno di copertina, ha preso forma e sostanza attraverso lo stretto rapporto che l’autrice ha voluto instaurare con l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via Dei Georgofili che ha condiviso il progetto e gli intenti e voluto regalare al racconto, nel suo spessore e nella sua forza emotiva, il suo insostituibile contributo di memoria diretta e vissuta.

Ha ricordato il Presidente Giani:

La Regione Toscana, prendendo spunto dal racconto di Giulia Arnetoli, che porta al centro dell’attenzione la centralità della dimensione umana della tragedia, con una narrazione di straordinaria puntualità ed esattezza, proprio nel recupero di quell’esigenza di giustizia troverà il senso e la forza per ricordare a tutti, fra pochi mesi, l’anniversario di quella terribile notte fra il 26 e 27 maggio 1993.

Ed a tutti, come in tutti i migliori libri dedicati ai bambini ed al gusto della loro lettura si rivolge ‘Il vuoto alla finestra’, scritto usando una filigrana di attenzioni e dettagli pensata anche per gli adulti, che sarebbe bello immaginare condivisa in una lettura comune, magari ad alta voce, utile a ricostruire non solo la memoria dei fatti ma anche quel bagaglio di emozioni e sensazioni che si dissolvono lentamente quando si diventa ‘grandi’ e la capacità di ricordare quel che si ‘sente’ da piccoli scompare.

La paura del ‘vuoto’, del rumore, quel che si vede da una finestra, matite colorate, fogli sbiaditi, amici del cuore: Giulia Arnetoli mette nelle sue pagine tutto quello che è importante nel mondo di un bambino per ricostruire a sua dimensione il senso di un dramma e ricordare agli adulti che il loro dolore è una parte di una ferita che ha margini molto grandi, lontani nel tempo e difficili da rimarginare.

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