47144 lavoratori privi di altri ammortizzatori
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
La Regione Toscana, con la stipula dell’accordo quadro dello scorso 18 marzo, è stata una delle prime Regioni italiane a dare attuazione al decreto Cura Italia, che ha introdotto, tra le altre cose, la cassa integrazione in deroga per le imprese ed i lavoratori privi di altre forme di ammortizzatore sociale.
Alle 12:30 di oggi, giovedì 9 aprile, sono già pervenute, tramite il sistema informativo regionale, 20.198 domande per 47.144 lavoratori coinvolti. Le domande sono in corso di istruttoria e le prime autorizzazione sono già state inviate all’INPS.
Afferma l’assessore regionale al Lavoro della Toscana e coordinatrice della commissione Lavoro delle Regioni, Cristina Grieco:
Ieri, assieme ai colleghi Assessori regionali, ho incontrato in video conferenza il ministro del Lavoro, on. Nunzia Catalfo, e il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico.
In questa occasione sono state affrontate le principali problematiche relative all’attuazione della misura ed è stata ribadita la necessità, da parte di tutte le Regioni, che l’istanza del Governo metta a disposizione risorse sufficienti a coprire tutte le domande di cassa in deroga che stanno arrivando.
In particolare sono state poste all’attenzione della ministro la questione dell’imposta di bollo e quella relativa ai lavoratori assunti successivamente alla data del 23 febbraio scorso, fissata dal decreto legge.
Continua l’Assessore Grieco:
Abbiamo trovato nella Ministra Catalfo un’interlocutrice attenta e disponibile e ci è stata preannunciata la decisione di inserire già nel decreto Liquidità alcuni emendamenti volti ad accogliere le richieste delle Regioni.
Difatti, il decreto-legge 23 di ieri, 8 aprile 2020, pubblicato in nottata e recante “misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali”, all’articolo 41, ha ricompreso nei trattamenti di cassa integrazione ordinaria, fondo d’integrazione salariale e cassa integrazione in deroga, anche i lavoratori assunti dal 24 febbraio al 17 marzo 2020.
Inoltre, le domande di cassa in deroga sono state finalmente esentate dal pagamento dell’imposta di bollo.
Precisa l’Assessore e coordinatrice nazionale Grieco:
Siamo soddisfatti di questi importanti risultati per i quali, come Conferenza delle Regioni, ci siamo impegnati fin dall’emanazione del decreto Cura Italia. Adesso l’importante è che il Governo assicuri, in conversione in legge del decreto o in un prossimo provvedimento, risorse sufficienti a coprire tutte le domande di CIG in deroga, perché i numeri imponenti delle domande ricevute fanno capire l’importanza di questa misura per la sopravvivenza delle imprese e il sostegno dei lavoratori.