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Yemen: Houthi espropria centro sportivo a Sana’a

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Dopo aver arrestato suo proprietario 4 anni fa

La milizia Houthi ha sequestrato il complesso sportivo Al-Nahda, a nord della capitale yemenita, Sana’a. Ne ha nominato una nuova amministrazione con il pretesto di fondarlo con suoi fondi considerati sospetti.

La piattaforma “Yemen Future” ha dato la notizia citando fonti locali.

Le forze armate composte da quattro equipaggi affiliati agli Houthi hanno fatto irruzione nel complesso. Il centro sportivo comprende piscine, bagni termali, servizi igienici e palestre. Gli amministratori sono stati cacciati e al loro posto è stata nominato una custodia giudiziaria per gestirla con tutti i suoi risparmi.

Ciò avviene circa 4 anni dopo l’arresto del suo proprietario da parte degli Houthi, l’investitore Muhammad Khasrouf, ancora in carcere con l’accusa di uso di cannabis.

Da quando ha assunto il controllo della capitale yemenita 8 anni fa, la milizia Houthi ha lanciato una campagna di saccheggio organizzato. I ribelli confiscano il denaro e le proprietà dei loro oppositori politici, militari e tribali, attraverso vaste reti che includono la magistratura, la banca centrale, la sicurezza, l’intelligence e altri enti affiliati al gruppo.

I report sulla situazione dei diritti umani in Yemen hanno lanciato l’allarme, documentando il sequestro da parte della cosiddetta “guardia giudiziaria” degli Houthi di oltre 3,7 miliardi di dollari, requisendo fondi, immobili, beni mobili e entrate di società e istituzioni affiliate a oppositori.

Queste pratiche fanno parte di un modello più ampio. Gli Houthi usano la magistratura per regolare i conti politici, nel bel mezzo del conflitto armato nel Paese.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.