A casa di mia nonna era peccato gettare il cibo, quelle rare volte in cui rimaneva. Ho ancora nelle orecchie il suono della sua voce che diceva: “buttare il pane è peccato!”
Pensate che in quelle sporadiche occasioni, si provvedeva ad un vero e proprio rituale, il pane si baciava e si poggiava delicatamente nel cestino dei rifiuti.
Di regola, però, mia nonna che aveva origini contadine usava trasformare tutto ciò che avanzava in un’altra pietanza, saporita e gustosa. Anche al pane, appunto, succedeva la stessa cosa, soprattutto quando arrivava l’autunno e con esso i primi freddi e si aveva voglia di mangiare cibi caldi e saporiti ma dal costo contenuto, per stemperare la malinconia del momento e dai pochi soldi a disposizione.
Questa volta vi propongo un piatto semplice semplice, nella sua versione spartana, ‘o pane cuotto. Solo pochissimi ingredienti: pane raffermo, acqua, aglio, olio e alloro. Ne esistono varie versioni, con il pomodoro, con le uova, con le verdure, ma posso affermare che questa è la versione originale.
Provate a farlo e fatemi sapere!
Ingredienti:
pane raffermo tagliato a pezzi
1 aglio;
olio q.b.
2 o 3 foglia di alloro
sale q.b.
pepe nero e/o peperoncino q.b.
formaggio grattugiato
Preparazione
Iniziamo mettendo un giro di olio, l’aglio e il peperoncino in una padella capiente dai bordi alti. Quando il composto comincia a soffriggere abbassiamo la fiamma e aggiungiamo l’acqua e il sale.
Appena l’acqua inizierà a bollire uniamo le foglie di alloro e poi pezzi di pane raffermo ‘e tozzole ‘e pane per dirla alla napoletana. Il pane si gonfierà di acqua e comincerà ad amalgamarsi, il composto inizierà ad assumere l’aspetto di una zuppa, questo indicherà che ‘o pane cuotto è pronto per essere impiattato. Ora cospargiamo tutto con formaggio grattugiato, un filo di olio crudo e una foglia di allora per guarnire.
Autore Rosmunda Cristiano
Mi chiamo Rosmunda. Vivo la Vita con Passione. Ho un difetto: sono un Libero Pensatore. Ho un pregio: sono un Libero Pensatore.