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“Io so e ho le prove”, il teatro entra in banca

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A Roma tavola rotonda e debutto dello spettacolo teatrale

Riceviamo e pubblichiamo.

Giovedì 12 gennaio alle ore 15:00, nella sede di Banca Popolare Etica, via Parigi, 17, Roma, una tavola rotonda tratterà un problema di grande attualità, i danni causati dal sistema bancario a migliaia di risparmiatori. Lo stesso incontro servirà anche a presentare la trasposizione teatrale di “Io so e ho le prove”, dall’omonimo libro denuncia dell’ex-manager di Unicredit Vincenzo Imperatore, edito da Chiarelettere nel 2015 e già alla sua sesta edizione.

All’incontro saranno presenti: l’autore del libro, il regista Meola, Silvia Battistelli portavoce dell’Associazione Vittime Salva Banche, Nicoletta Dentico esponente del Consiglio d’Amministrazione di Banca Popolare Etica. Modera Giuseppe Caporaso, giornalista e anchorman di TV2000.

Lo spettacolo di e con Giovanni Meola, regista da sempre impegnato nel teatro di denuncia e pluripremiato anche per lavori cinematografici ispirati alla legalità e al sociale, debutterà il 14 e 15 gennaio al Teatro Piccolo Re di Roma, per andare in scena, poi, anche Milano, Torino, Bologna, Napoli, Salerno, Avellino, Potenza.

In “Io so e ho le prove” è la prima volta che un ex-manager bancario racconta tutto. Vincenzo Imperatore è stato per più di vent’anni nelle direzioni operative di alcuni tra i più prestigiosi istituti di credito italiani, prima e dopo la crisi economica. La sua testimonianza, nata da una presa di coscienza che ha completamente capovolto il suo approccio al mondo bancario, svela i segreti, le strategie e le manipolazioni delle banche a danno dei tanti correntisti e risparmiatori nonché dei tanti piccoli e medi imprenditori che formavano e formano la spina dorsale dell’economia reale di questo paese.

La riduzione teatrale di Giovanni Meola, autore, attore, regista, ha una particolarità per essere un lavoro che nasce come un monologo, ed è un monologo, ma che si arricchisce di una presenza in scena, quella di Daniela Esposito che un po’ alla maniera del muto Harpo dei fratelli Marx, fa da contrappunto al protagonista con vocalizzi, suoni e rumori.

Daniela Esposito, musicista, strumentista e rumorista, firma le musiche originali dello spettacolo e interpreta i vari personaggi che il rampante bancario in carriera incontra, e di cui racconta, nella sua vita, e in altre la sua coscienza fino alla sua conversione.

In questo modo acuto e ironico, Meola adatta al palcoscenico il racconto che Imperatore fa di una parte della sua vita, legata a doppio filo alla sua vicenda lavorativa, dai successi negli studi alla stellata carriera in banca, fino alla sua “redenzione”.

Una presa di coscienza che lo porta ad abbandonare il mondo di quelle “raffinate” operazioni bancarie, spesso definite spazzatura, fino a sostenere e difendere i diritti dei tantissimi clienti truffati.

Spiega Imperatore:

Quando ho conosciuto Giovanni che mi richiese i diritti del libro, sebbene avessi percepito un’immediata empatia, mai avrei pensato che il mio libro potesse essere drammatizzato per uno spettacolo teatrale. Non riuscivo a immaginarlo, non capivo in che termini potesse essere portato in scena. Poi ci siamo conosciuti in maniera profonda: tanti incontri, confronti, rivelazioni che non avevo neppure inserito nel libro. Così quando, circa diciotto mesi dopo, ho letto finalmente il testo, ho capito che Giovanni aveva scritto addirittura meglio di me ciò che avrei voluto dire.
David Forster Wallace diceva che “Gli unici libri che ci influenzano sono quelli per i quali siamo pronti e che sono andati leggermente oltre nel nostro particolare cammino”.
Quel cammino che io e Giovanni abbiamo fatto insieme per rendere soprattutto un servizio ai tanti Enzo ancora strumentalizzati da quel sistema.

Il libro di Imperatore, con più di 40.000 copie all’attivo, è stato uno dei casi letterari della passata stagione. Lo spettacolo, libero adattamento dal titolo omonomo, racconta la ‘conversione di un ex-manager bancario’ che, dopo un quarto di secolo al servizio della più importante banca italiana, ne è uscito denunciandone tutte le nefandezze, comuni all’intero settore bancario negli ultimi due decenni.

Gli appuntamenti:
Tavola rotonda e incontro con la stampa: Il 12 gennaio, ore 15:00, presso filiale di Roma di Banca Popolare Etica, via Parigi, 17 – a due passi da p.zza della Repubblica

Debutto nazionale dello spettacolo: 14 e 15 gennaio al Teatro Piccolo Re di Roma, via Trebula, 5, sabato ore 21:00 e domenica ore 18:30

Info e prenotazioni:
piccolorediroma@gmail.comvirusteatrali@gmail.com

Virus Teatrali presenta:
“Io so e ho le prove” (la conversione di un ex-manager bancario)
liberamente tratto dall’omonimo libro di Vincenzo Imperatore (ed. Chiarelettere)
testo – regia – con Giovanni Meola
e con – musiche originali Daniela Esposito

Sinossi
Breve sinossi
Enzo, di estrazione popolare ma assai ambizioso, si trova al posto giusto nel momento giusto: la deregulation del sistema bancario. In questo modo, fa carriera e soldi per più di vent’anni. Poi…la conversione. Che, come tutte le conversioni, è irta di ostacoli, contraddizioni, difficoltà.
Ma Enzo è ostinato, vuole diventare un uomo diverso e perciò crea un’azienda che difende… dagli abusi delle banche. Così, ora si trova ad accompagnare un suo cliente, un imprenditore vessato dalla propria banca ma che ha bisogno vitale di un fido, a un incontro con una funzionaria piacente, alta e figa, una di quelle ‘serial-killer’ per le quali lui, da manager, stravedeva
(‘… perché le femmine sanno come far mettere una firma molto più di noi uomini’).
Enzo riuscirà ad evitare al suo cliente la sorte che lui, inesorabilmente, faceva fare invece, a parti invertite, a imprenditori come quelli, contribuendo così alla distruzione dell’economia reale?

Note dell’autore
L’umanità che trasudava dai passaggi più cinici o delicati del libro mi ha spinto ad immaginare un Enzo in carne ed ossa, pronto a raccontare e svelare malefatte, trucchi e retroscena, e il cui tormento interiore è quello di un personaggio shakespeariano che ha sempre intuito di fare la cosa sbagliata anche se la faceva perché…così si doveva fare.
In scena, però, non ci sarà un solo corpo, bensì due: affianco all’attore, una musicista/rumorista.
Mi interessava, infatti, far accompagnare questo personaggio da suoni, rumori, musica, come si trattasse di un vero concertato in grado di amplificare, sottolineare, svisare, alleggerire, drammatizzare o scompaginare l’apparente suo cinismo, il reale suo tormento, il ghignante suo provocare, il fiducioso suo autoaccusarsi. La messinscena intesa, quindi, come un incontro a volte sopra le righe, altre volte ironico, altre ancora sacrale, serrato e diretto.

“Io so e ho le prove” (la conversione di un ex-manager bancario)
liberamente tratto dall’omonimo libro di Vincenzo Imperatore, ed. Chiarelettere
testo – regia – con Giovanni Meola
e con – musiche originali Daniela Esposito
ass.te alla regia Annalisa Miele
regista assistente Chiara Vitiello
costumi Annalisa Ciaramella
scenografia Monica Costagliola – Angelo De Toimmaso
foto di scena Nina Borrelli
progetto graficoIrene Petagna
produzione Virus Teatrali

Maggiori informazioni: Giovanni-Meola-Vincenzo-Imperatore

Vincenzo Imperatore e Giovanni Meola
Vincenzo Imperatore e Giovanni Meola
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