Invito a Fortini a relazionare in aula su mancata attuazione mozione Consiglio
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Campania.
La VI Commissione consiliare permanente, presieduta dalla Consigliera regionale del Pd, Bruna Fiola, ha tenuto un’audizione, richiesta dalla capogruppo regionale del M5S, Valeria Ciarambino, con i rappresentanti delle Associazioni sulla integrazione sociale e socio-educativa degli interventi previsti dal Percorso diagnostico terapeutico assistenziale, PDTA, per la presa in carico globale e integrata delle persone con disturbi dello spettro autistico in età evolutiva.
A seguito della audizione, la Commissione ha stigmatizzato l’assenza dell’Assessore regionale alle Politiche Sociali, Lucia Fortini, e ha deciso di inviare una nota al Presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, per informarlo sullo stato attuale della problematica e sui ‘mancati progressi’ nell’affrontare la questione dell’autismo, che vede coinvolto, in Campania, un numero crescente di famiglie.
La Commissione ha, inoltre, deciso di scrivere una lettera al Presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero, per invitare l’Assessore regionale alle Politiche Sociali a relazionare in Consiglio sulla attuazione della Mozione approvata all’unanimità in materia.
Ha detto Fiola:
Sul problema dell’autismo, in costante crescita, occorrono risposte tempestive ed efficaci da parte dell’Istituzione regionale per puntare sulla prevenzione e sugli interventi terapeutici a favore dei bambini e dei ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico.
Occorre puntare sull’integrazione sociale e socio-educativa degli interventi previsti dal Percorso diagnostico terapeutico assistenziale, perché l’autismo non va affrontato con interventi esclusivamente sanitari ma con un processo riabilitativo e socio-sanitario, un tema sul quale il Consiglio regionale ha compiuto delle scelte precise con l’approvazione all’unanimità di una Mozione che prevede la presa in carico totale del soggetto interessato e della famiglia in maniera globale.
La nostra Mozione prevedeva, oltre all’attuazione degli indirizzi programmatici indicati, anche la sospensione della delibera 131.
Ha sottolineato Ciarambino:
L’integrazione sociale e socio-educativa è fondamentale nell’assistenza terapeutica dei ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico, la delibera 131 aveva prodotto sconcerto tra le Associazioni, tra gli operatori della riabilitazione e le famiglie, perché puntava esclusivamente sull’assistenza sanitaria, determinando anche notevoli tagli delle ore di assistenza sulla base del criterio dell’età.
La Mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale tende a porre rimedio a questo problema per integrare l’assistenza sanitaria con quella socio-educativa e garantire la piena presa in carico globale ed integrata dei ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico e alle loro famiglie.
Occorre puntare, anche da parte dell’esecutivo regionale, con determinazione per raggiungere questo obiettivo.
Ha evidenziato il Consigliere Francesco Iovino:
Il Consiglio regionale ha fatto un ottimo lavoro sull’importante problema dell’autismo ed, in particolare, per l’integrazione sociale e socio-educativa degli interventi previsti dal Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la presa in carico globale ed integrata delle persone con disturbi dello spettro autistico in età evolutiva.
La prossima proposta di legge dovrebbe prevedere lo screening genetico alla nascita perché alcune forme di autismo possono essere rimosse.
Occorre dare vita ad una azione legislativa di ulteriore qualità per puntare sulla prevenzione e sulla riabilitazione e per garantire piena assistenza sanitaria e socio-sanitaria a tutte le persone affette da disturbi dello autistico dall’infanzia all’età adulta.
Ha detto la capogruppo di FI, Annarita Patriarca:
La Mozione approvata dal Consiglio regionale è il frutto di un’azione di confronto con le Associazioni del settore e ha fornito indicazioni specifiche per affrontare le diverse problematiche legate ai percorsi terapeutici per affrontare i disturbi dello spettro autistico.
In quest’ultimo anno non è stato completato il percorso che era stato indicato dal Consiglio regionale e, anche oggi, rileviamo l’assenza a questa audizione dell’assessore regionale competente.
Ha aggiunto il Consigliere Felice Di Maiolo, gruppo misto:
Bisogna chiedere alla Giunta regionale di chiarire quali sono le azioni che sono state intraprese per attuare la Mozione del Consiglio regionale e per dare risposte specifiche a queste problematiche.
Ha evidenziato la Consigliera Maria Luigia Iodice, Noi di Centro – Noi Campani:
Molto spesso la latenza della presa in carico deriva dalla difficoltà di effettuare una diagnosi nei primi anni di vita del bambino.
Ha sottolineato la Consigliera Vittoria Lettieri, De Luca Presidente:
Evidentemente la Commissione tutta è mortificata perché per l’ennesima volta affrontiamo il problema dell’autismo ma non riusciamo con chiarezza a fornire le soluzioni.
Noi, come eletti, facciamo da tramite tra le diverse problematiche dei cittadini e dei territori e l’esecutivo regionale e, come tali, porteremo la questione all’attenzione della Giunta regionale.
Hanno partecipato alla audizione, tra le altre, le Associazioni ‘Autismo fuori dal silenzio’, ‘ANGSA’, ‘ANFFAS’, ‘Orientamento autistico’, ‘Famiglie in rete’, ‘Fish Campania’, ‘Il mio mondo esiste’, ‘La Forza del Silenzio’, ‘Autismo Vivo’, ‘Acffadir’, ‘Autismo Campania’, che hanno chiesto alla Commissione di garantire l’attuazione delle scelte assunte e degli indirizzi dati in materia ponendo fine alla delibera 131 e ponendo al centro dell’attenzione l’integrazione sociale e socio-educativa degli interventi previsti dal Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la presa in carico globale ed integrata delle persone con disturbi dello spettro autistico in età evolutiva in tutte le ASL della Campania.
È intervenuta all’audizione anche la Dirigente regionale Marina Rinaldi che ha spiegato:
La Direzione Generale per le Politiche Sociali e Socio-Sanitarie sta lavorando in sinergia con la Direzione Generale per la tutela della Salute e Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale per affrontare le varie problematiche di integrazione sociale e socio-educativa degli interventi previsti dal Percorso diagnostico terapeutico assistenziale.