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Toscana, 6 mln per messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici

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prevenzione sismica


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Approvati i criteri per l’attribuzione delle risorse a disposizione per il 2023

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Per il 2023 ammontano a 6 milioni di euro le risorse destinate alla messa in sicurezza dal punto di vista sismico di edifici pubblici, con priorità alle scuole, in base al riparto del fondo istituito con la legge 145 del 2018.

La Giunta ha approvato ieri pomeriggio, 6 settembre, i criteri per l’assegnazione dei fondi ai Comuni, i cui interventi dovranno essere individuati dalla Regione entro il prossimo 30 ottobre.

L’Assessore all’ambiente e alla protezione civile ribadisce che il tema della prevenzione dal rischio sismico resta una delle priorità dell’azione del governo regionale che continuerà ad investire per intensificarla ulteriormente.

Soprattutto nella direzione del miglioramento delle conoscenze del terreno e del sottosuolo, per svolgere indagini e verifiche tecniche su edifici e per aumentare il livello di sicurezza mediante la progettazione e la realizzazione di interventi strutturali di prevenzione sismica del patrimonio edilizio con particolare riferimento agli edifici pubblici strategici e rilevanti ma anche a quelli privati.

Per determinare gli interventi da ammettere a finanziamento verrà utilizzato l’elenco di domande di contributo contenuto nel decreto dirigenziale 22770 del 2021, approvato in seguito alla ricognizione completata a settembre 2021 e rivolta a tutti gli Enti locali.

La graduatoria, dopo l’estrazione dei soli edifici pubblici di proprietà di Comuni e Unioni dei Comuni che risultino avere progettazione approvata almeno di livello definitivo ed indicatori di rischio sismico allo stato attuale inferiori a 0.8, sarà formata tenendo conto, oltre che dei criteri di selezione/priorità e dei punteggi specificatamente previsti nel Documento di indirizzo per la Prevenzione Sismica, DIPS, 2021, come la priorità per il finanziamento degli interventi dei Comuni in zona sismica 2 e 3, anche della priorità per il finanziamento delle scuole prevista dalla legge 145.

Sempre sulla base dei punteggi previsti nel DIPS 2021, dopo le scuole saranno ordinati in graduatoria gli interventi sugli edifici pubblici non scolastici delle zone sismiche 2 e 3 ed infine quelli sugli edifici rilevanti di priorità 2 e tutti gli edifici pubblici, scolastici e non, in zona sismica 4.

Secondo il vincolo imposto dalla legge145, a pena della revoca del contributo, il comune beneficiario sarà tenuto a dare avvio alla procedura di gara per l’affidamento dei lavori entro dodici mesi dalla data di attribuzione delle risorse.

L’Ente dovrà quindi riportare sul sistema informativo monitoraggio gare – SIMOG – di ANAC entro il termine previsto, la data di pubblicazione del bando, la data della lettera di invito in caso di procedura negoziata o la data della manifestazione della volontà di procedere all’affidamento.

Inoltre, gli interventi dovranno essere conclusi entro 36 mesi dalla data di pubblicazione sul BURT del decreto di assegnazione delle risorse stesse.