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La cura a distanza soddisfa i pazienti: numeri del progetto ‘SmartDoc’

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Istituto Nazionale dei Tumori di Milano


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I primi risultati del progetto pilota dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, realizzato in collaborazione con l’Associazione Il Tulipano Bianco APS

Riceviamo e pubblichiamo.

Sperimentare le potenzialità della telemedicina per assicurare la continuità delle cure ai pazienti nonostante l’emergenza sanitaria e le difficoltà negli spostamenti.

Inaugurato a fine giugno dalla Struttura Complessa di Chirurgia Toracica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, INT, ‘SmartDoc’ traccia un primo positivo bilancio: il progetto di teleconsulto – realizzato con il contributo dell’Associazione Il Tulipano Bianco APS – ha fornito prestazioni a favore di un totale di 35 pazienti, suddivise rispettivamente in visite di controllo, 90%, e prime visite, 10%.

Nei primi tre mesi di attività, il progetto ha quindi consentito lo svolgimento di circa 12 visite al mese, mostrando in proiezione futura la potenzialità di assicurare 150 – 180 visite l’anno.

Alto il grado di soddisfazione degli assistiti, che nel corso del monitoraggio hanno valutato in modo positivo o molto positivo il servizio nel 96% dei casi.

Sottolinea Ugo Pastorino, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano:

Siamo molto soddisfatti dei risultati sinora ottenuti. L’adesione da parte dei pazienti assume una valenza particolare soprattutto alla luce del periodo che stiamo affrontando.

Il nostro auspicio però è che questo tipo di modalità rimanga anche quando la crisi attuale sarà alle spalle, e possa diventare un’opzione in più da offrire per integrare le visite di persona con quelle a distanza.

Spiega Alessandro Pardolesi, Dirigente Medico della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica di INT, ideatore e responsabile del progetto:

La visita a distanza si avvicina in tutto e per tutto a un consulto di persona, grazie alle strumentazioni che permettono di prendere visione di immagini e documenti come se si fosse seduti di fronte al medico curante.

In particolare, ci preme sottolineare che si tratta di un’opportunità offerta dal Sistema Sanitario Nazionale, ovvero di un servizio a disposizione di tutti e realizzato anche grazie al nullaosta arrivato in tempi molto rapidi dalla Regione Lombardia.

Dichiara Francesco Giordani, Presidente del Tulipano Bianco Aps:

Abbiamo deciso di sostenere il progetto ‘SmartDoc’ con la fornitura di dispositivi per la telemedicina perché abbiamo compreso la sua potenzialità di dare risposte immediate a bisogni urgenti. Dopo poco più di tre mesi di attività, il primo bilancio conferma la bontà della scelta e ci incoraggia a proseguire nel nostro impegno per far conoscere questa possibilità ai potenziali beneficiari in tutta Italia.

L’auspicio è che dalla crisi che stiamo vivendo possano nascere nuove modalità per sostenere in particolare quanti si trovano in condizioni di svantaggio sociale ed economico.

L’età media dei pazienti assistiti grazie a ‘SmartDoc’ è di 62 anni e il 67% di loro proviene dal Sud. Il nuovo servizio ha permesso di evitare spostamenti onerosi, che nell’attuale periodo sarebbero stati ulteriormente complicati dalle misure di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria.

L’80% dei pazienti è riuscito a effettuare la visita con l’aiuto del caregiver o di un familiare, mentre il 29% dichiara di preferire la visita in presenza ma la ripeterebbe volentieri anche a distanza.

In questa fase il progetto è gestito dalla segreteria del Dipartimento di Oncologia polmonare dell’INT, che cura l’organizzazione degli appuntamenti.

Le prenotazioni per le visite si possono effettuare attraverso il numero dedicato 02-23902384, disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:00 e dalle 13 alle 17:00.

‘SmartDoc’ intende favorire la diagnosi ed il follow-up clinico/radiologico post-operatorio nei pazienti affetti da tumore al polmone, la seconda neoplasia più frequente negli uomini, 15%, e la terza nelle donne, 12%.

Il trend è in calo negli uomini, -1,6%, grazie a una disassuefazione dal fumo, e in aumento nelle donne, +2,2%, a causa di un incremento delle fumatrici. Il fumo di sigaretta rappresenta il principale fattore di rischio ed è responsabile di circa nove casi su dieci di malattia.