Zingaretti: ‘Si è aperta una nuova fase in cui non bisogna abbassare la guardia soprattutto sul territorio’
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Lazio.
Abbiamo effettuato già circa 2 mila test sierologici su farmacisti e operatori delle farmacie.
Decidere di coinvolgere i farmacisti nella più grande indagine di sieroprevalenza che prevede la somministrazione di 300mila test in tutto il Lazio agli operatori sanitari e forze dell’ordine è stata una scelta strategica, poiché riconosce il ruolo dei farmacisti nella rete dell’assistenza durante l’emergenza e permette ai farmacisti di lavorare con maggiore sicurezza.
Ora si è aperta una nuova fase in cui non bisogna assolutamente abbassare la guardia soprattutto sul territorio.
Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che questa mattina, 5 giugno, ha visitato una farmacia in via di Torrevecchia dove erano in corso le operazioni a bordo di un camper, fornito da Confcooperative, per svolgere i test sierologici agli operatori e farmacisti.
Presenti l’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, il Presidente di Federfarma Lazio, Vittorio Contarina e del Vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Roma, OMCEO, Pier Luigi Bartoletti.
Commenta l’Assessore D’Amato:
Ad oggi abbiamo eseguito oltre 80mila test sierologici in prevalenza a operatori sanitari e forze dell’ordine e grazie a questo sistema integrato di test e tamponi che rappresenta il ‘Modello Lazio’ siamo riusciti ad individuare dall’inizio 154 asintomatici e di questi due sono proprio operatori di due diverse farmacie di Roma.
Voglio ringraziare i farmacisti per il grande sforzo che stanno facendo perché nel momento del bisogno le farmacie sono state un punto di riferimento per i cittadini.
Abbiamo inserito i farmacisti nello screening sierologico e i primi dati ci confermano che è stata una scelta giusta poiché sono una categoria in prima linea.
Conclude Vittorio Contarina:
Voglio rivolgere un ringraziamento al Presidente Zingaretti e all’Assessore D’Amato per l’ennesima dimostrazione di collaborazione e vicinanza tra la Regione e le farmacie territoriali che sono state riconosciute ancora una volta come un presidio fondamentale sul territorio.
Nel momento peggiore della pandemia le farmacie territoriali hanno saputo offrire il loro contributo, insieme ovviamente agli ospedali, al sistema sanitario nazionale e credo che sia riconosciuto che è stato fatto un ottimo lavoro soprattutto nella Regione Lazio.
Includere i farmacisti nello screening sierologico ci spinge come categoria a continuare a dare il nostro meglio in un momento così difficile in cui i farmacisti sono in prima linea e non faranno mancare tutto il loro impegno.
Ha concluso il Vicepresidente dell’OMCEO, Bartoletti:
È una tappa importante per contrastare la diffusione del virus sul territorio testando, tracciando e trattando.