La riflessione del Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo nel giorno della celebrazione del protettore dei fornai e dei pizzaioli
Riceviamo e pubblichiamo.
Il 17 gennaio si celebra Sant’Antonio Abate, protettore dei fornai e dei pizzaioli, e, nel contempo, la Giornata mondiale della pizza, uno dei piatti simbolo della gastronomia italiana, sintesi della Dieta Mediterranea, marchio comunitario STG, specialità tradizionale garantita, e anche patrimonio dell’UNESCO, con l’arte dei pizzaiuoli napoletani tra i patrimoni immateriali dell’umanità.
La pizza Sant’Antuono è farcita, infatti, con il meglio della cucina classica napoletana, a discrezione del pizzaiolo tra i seguenti prodotti: ragù, fiordilatte, ricotta, polpettine, mozzarella, salsiccia e salame piccante/dolce.
La valorizzazione della pizza napoletana conferma la leadership nazionale nel vasto panorama della gastronomia popolare di qualità, con valore storico, culturale, economico e sociale.
Questa giornata sancisce, in maniera forte, che la valorizzazione delle metodiche di lavorazione dei nostri pizzaiuoli rappresenta un valore indiscutibile del prodotto, sintesi della Dieta Mediterranea.
Lo ricorda Rosario Lopa, Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo, già Presidente del Comitato Promozione e Valorizzazione della Pizza Napoletana.