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Il cinema napoletano in cattedra ai David di Donatello

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Lucio d'Alessandro e Mario Martone al Suor Orsola Benincasa di Napoli


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Da Leonardo Di Costanzo a Nicola Giuliano: ben 12 nomination ai ‘grandi maestri’ dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Domani sera, 3 maggio, diretta su Rai Uno dalle 21:25, negli studi di Cinecittà per la cerimonia di premiazione della 67esima edizione dei David di Donatello ancora una volta ci sarà una predominante partecipazione napoletana che ribadisce l’attuale primato partenopeo nel settore dell’audiovisivo.

Ed in particolare, oltre alle 38 candidature napoletane alla prestigiosa statuetta, ci sono ben 12 candidature dei ‘grandi maestri’ del cinema che da anni fanno parte del corpo docenti della Torre della Comunicazione dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, il più grande polo delle scienze della comunicazione e dello spettacolo nel Mezzogiorno.

Ben tre – miglior film, regia e sceneggiatura originale – le nomination ai David per Leonardo Di Costanzo, regista di Ariaferma, film rivelazione del 2021, e docente di Regia cinematografica e televisiva al Corso di laurea magistrale in ‘Scienze dello spettacolo e dei media. Linguaggi, Interpretazione e Visioni del Reale (LIVRe)’ del Suor Orsola.

Tre sono le nomination personali anche per Mario Martone, ben 13 quelle complessive per il suo ‘Qui rido io’. Il regista napoletano che sta portando al successo il teatro napoletano anche sul grande schermo con l’Università Suor Orsola Benincasa ha un rapporto decisamente speciale. L’antica cittadella monastica di Suor Orsola è stata per settimane nel 2016 il set di uno dei suoi film più apprezzati: ‘Il giovane favoloso’.

Pochi mesi fa Martone al Suor Orsola è stato insignito del prestigioso Premio BPER Napoli proprio

per aver ridisegnato l’identità napoletana attraverso i linguaggi del Teatro e del Cinema.

Ed al Suor Orsola Martone già nel 2014 nella laudatio per la laurea honoris causa in Imprenditoria e Creatività per Cinema, Teatro e Televisione al suo grande maestro Ugo Gregoretti aveva ‘disegnato’ gli scenari del futuro del cinema napoletano

attento al linguaggio dei giovani e proiettato alle grandi occasioni offerte dalle nuove tecnologie.

Quegli scenari che quasi dieci anni dopo registrano ormai un successo planetario per il cinema napoletano e la produzione cinematografica a Napoli.

Sottolinea il Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro:

Il successo del cinema napoletano ed il successo di Napoli e della Campania come luogo attrattivo di importanti e numerose produzioni cinematografiche trova le sue principali radici in quel nuovo contesto normativo, amministrativo e di progettazione culturale con cui la Regione Campania ha effettuato uno straordinario investimento sul cinema e per il cinema del quale si raccolgono ora importanti frutti non solo in termini di prestigiosi riconoscimenti ma anche in termini di indotto economico.

Un sistema virtuoso nel quale negli ultimi anni si sono inseriti tanti giovani che abbiamo formato nei nostri corsi di laurea e nei master post laurea dedicati alle scienze dello spettacolo con una particolare attenzione proprio alla progettazione culturale innovativa ed al management della produzione.

Dalla produzione cinematografica al genere documentario: i grandi Maestri della Scuola di Cinema e Televisione del Suor Orsola

E proprio tra i produttori c’è una delle nomination più prestigiose per i docenti del Suor Orsola. Quella a Nicola Giuliano, produttore da Oscar de ‘La grande bellezza’ e direttore del Master in Cinema e Televisione del Suor Orsola, candidato ai David 2022 proprio come produttore del film di Martone ‘Qui rido io’.

Ricorda Arturo Lando, coordinatore scientifico del Master in Cinema e Televisione del Suor Orsola:

L’originalità degli autori napoletani nel contesto europeo nel 2015 è stato uno degli impulsi che ci ha spinto a proporre a Nicola Giuliano di creare con noi, nella Torre della Comunicazione del nostro Ateneo, un vero centro di produzione in cui gli allievi imparassero i mestieri del cinema e della TV realizzando, con le proprie mani, lavori audiovisivi professionali, seguiti nel loro lavoro da nomi prestigiosi del settore, nomi che anche quest’anno sono stati confermati dalle nomination ai David di Donatello.

È nato così il Master in Cinema e Televisione che, in 7 anni, ha trasformato tanti studenti in giovani professionisti attivi nel cinema e nella televisione.

Per anni tra i docenti del Master il regista romano Francesco Munzi che, dopo la storica tripletta ai David del 2015, miglior film, miglior regista e miglior sceneggiatura per Anime Nere, ritorna quest’anno in nomination per il documentario ‘Futura’, un’inchiesta collettiva, svolta insieme con Pietro Marcello ed Alice Rohrwacher, sull’idea di futuro di ragazze e ragazzi tra i 15 e i 20 anni incontrati nel corso di un lungo viaggio attraverso l’Italia.

Tra i grandi Maestri del genere documentario in nomination ai David 2022 c’è anche Gianfranco Pannone, direttore della sezione Cinema del Master del Suor Orsola ed autore del documentario ‘Onde radicali’ su una delle radio, appunto Radio Radicale, che ha fatto la storia della comunicazione in Italia.

Dalla musica al montaggio: le candidature dei docenti dei Corsi di laurea in Scienze della Comunicazione e in Scienze dello Spettacolo

A due pilastri dei corsi di laurea triennale in Scienze della comunicazione, indirizzo cinema e televisione, e del corso di laurea magistrale in Scienze dello spettacolo altre due nomination in settori nevralgici per il cinema: la musica ed il montaggio.

Paquale Scialò, docente di Storia della Musica al Suor Orsola da oltre 25 anni ed autore dell’apprezzatissima colonna sonora di ‘Ariaferma’, sfiderà, tra gli altri, il Maestro Nicola Piovani per la statuetta riservata ai compositori.

Carlotta Cristiani, docente di Storia del cinema al Suor Orsola e direttore del montaggio di ‘Ariaferma’, sfiderà tra gli altri un grande maestro del montaggio cinematografico come Cristiano Trovaglioli, ‘È stata la mano di Dio’.

Formare i professionisti del futuro nel mondo dello spettacolo, formarli al meglio, unendo una solida preparazione accademica all’esperienza delle ‘botteghe artigiane’ nelle quali gli studenti realizzano i propri progetti sotto la guida di maestri di incomparabile valore, è la sfida di LIVRe, Linguaggi, Interpretazione e Visioni del Reale.

Ed avere in squadra con noi i protagonisti del David di quest’anno, dalla regia al montaggio, ci riempie di orgoglio e ci conferma di essere sulla strada giusta.

Così Antonello Petrillo, presidente del Corso di laurea magistrale in Scienze dello spettacolo, LIVRe, del Suor Orsola celebra questi riconoscimenti annunciando per altro che, a testimonianza del lavoro di formazione continua con i grandi maestri del cinema italiano, giovedì 5 maggio alle 11:00 il LIVReLab ‘Ugo Gregoretti’, lo spazio laboratoriale interdisciplinare del Corso di laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e dei media, dedicato quest’anno al tema della ‘miseria del mondo’, ospiterà una lectio magistralis di Edoardo De Angelis, “narratore straordinario delle periferie urbane e delle vite degli ultimi” e regista, tra gli altri suoi film, di ‘Indivisibili’ per il quale nel 2017 ha vinto proprio un David di Donatello come miglior sceneggiatura originale oltre ad aver ricevuto la candidatura come miglior regista.

Da ultimo grande testimonianza delle connessioni interdisciplinari che al Suor Orsola caratterizzano l’alta formazione nei settori di cinema, teatro e televisione è la candidatura ai David 2022 per la sceneggiatura originale di ‘Qui rido io’ di Ippolita Di Majo, docente di Drammaturgia al Master del Suor Orsola in ‘Teatro Pedagogia e Didattica. Metodi, tecniche e pratiche delle arti sceniche’ diretto da Nadia Carlomagno.