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Yemen: USA propongono piano di pace agli Houthi

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L’inviato speciale USA in Yemen ha tenuto una riunione con i capi del gruppo filo iraniano in Oman

L’inviato speciale degli Stati Uniti in Yemen, Timothy Lenderking, ha rivelato l’esistenza di un piano per un cessate il fuoco nello Yemen, avvertendo che i continui combattimenti in quel Paese minacciano di innescare un conflitto più ampio.

Oggi, 12 marzo, Lenderking ha dichiarato:

Il piano è stato presentato prima agli Houthi… sono pronto a tornare immediatamente quando gli Houthi saranno pronti per i colloqui.

L’emittente statunitense in lingua araba “al Hurra” aveva annunciato, citando due fonti informate, che alti funzionari statunitensi avevano tenuto il loro primo incontro diretto con i capi del gruppo yemenita Houthi, come parte del tentativo della nuova amministrazione statunitense di porre fine alla guerra yemenita che va avanti da sei anni.

Le due fonti hanno aggiunto che le discussioni, che non sono state annunciate da nessuna parte, si sono svolte, il 26 febbraio, nella capitale dell’Oman, Muscat, tra l’inviato statunitense in Yemen, Timothy Lenderking, e il capo negoziatore Houthi, Muhammad Abdul Salam.

Lenderking ha invitato gli Houthi a rispettare il cessate il fuoco e ha detto:

Gli Houthi danno la priorità alle azioni militari per controllare Marib, ma devono mantenere le loro promesse, soprattutto per porre fine all’interferenza nelle spedizioni di aiuti umanitari.

Giovedì scorso Stati Uniti, Francia, Germania, Italia e Regno Unito hanno condannato il continuo attacco degli Houthi alla città yemenita di Marib e la significativa escalation degli attacchi degli Houthi contro l’Arabia Saudita.

In una dichiarazione, i cinque Paesi hanno sottolineato che l’attacco degli Houthi a Marib stava esacerbando una già grave crisi umanitaria.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.