Il Ministro dell’Informazione yemenita denuncia che Houthi persegue politiche sistematiche di fame e impoverimento della popolazione
Il Governo yemenita ha accusato la milizia Houthi, sostenuta dall’Iran, di essere pienamente responsabile della sospensione degli stipendi dei dipendenti statali nelle aree sotto il suo controllo.
Il Ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, ha affermato in un tweet che le stime indicano che la milizia Houthi ha sequestrato 450 milioni di dollari nel commercio dei derivati del petrolio durante l’anno 2020, 200 milioni di dollari dal settore delle telecomunicazioni e 650 milioni di dollari da tasse e dogane, incluse tasse sul commercio di carburante e telecomunicazioni. Infine, ha ricevuto 150 milioni di dollari di entrate dalla zakat e 100 milioni di dollari in fondi di dotazione nelle aree sotto il suo controllo.
Al-Eryani ha spiegato che le stime indicano che centinaia di milioni di dollari sono stati ottenuti dalle milizie Houthi durante lo stesso anno tramite il commercio di derivati petroliferi al mercato nero, il commercio di gas ed elettricità, dalla speculazione in valuta estera, dal taglieggiamento del settore privato e dei cittadini sotto la scusa dello “sforzo bellico” e altri prelievi illegali.
Ha inoltre sottolineato che il denaro estorto dall’inizio del golpe del 2014 in Yemen sarebbe stato sufficiente per pagare regolarmente gli stipendi dei dipendenti statali nelle aree sotto il controllo della milizia Houthi negli ultimi sei anni, se non fosse stato che i capi delle milizie li hanno rubati e messi sui propri conti.
Ha infine invitato la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità morali riguardo alle politiche di fame e di impoverimento sistematico cui sono sottoposti milioni di yemeniti nelle aree sotto il controllo delle milizie Houthi.
Autore Redazione Arabia Felix
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