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Yemen: Presidente Al-Alimi, pronti alla pace

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Al-Alimi conferma l’impegno del Presidential Leadership Council e del governo per un approccio di pace giusto e globale

Il governo legittimo yemenita è pronto ad una pace con i ribelli Houthi. Il capo del Consiglio direttivo presidenziale yemenita, Rashad al-Alimi, lo ha affermato in una dichiarazione pubblica.

Piena disponibilità del consiglio e del governo a meritare una pace giusta e globale. Che sia nell’interesse del popolo yemenita e delle sue aspirazioni a ripristinare le istituzioni statali, sicurezza, stabilità e sviluppo.

Ciò è avvenuto durante il suo incontro, nella capitale saudita, Riyadh, con l’Ambasciatore norvegese in Yemen, Thomas Lidbul. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale yemenita.

L’incontro ha toccato gli ultimi sviluppi yemeniti, compresi gli sforzi di Paesi amici per stabilizzare l’armistizio, porre fine alle sofferenze umane e portare la pace nello Yemen.

Al-Alimi ha affermato:

Il Consiglio direttivo presidenziale e il governo aderiscono all’approccio di pace giusto e globale e sono pienamente preparati per questo evento.

Esso è nell’interesse del popolo yemenita e delle sue aspirazioni a ripristinare le istituzioni statali, la sicurezza, la stabilità e sviluppo.

In un altro incontro, con l’Ambasciatore britannico in Yemen, Richard Oppenheim, Al-Alimi ha ricordato le iniziative del governo per la pace e l’alleviamento delle sofferenze umane, incluso il pagamento degli stipendi del personale educativo e sanitario nelle aree controllate dagli Houthi.

L’incontro ha sottolineato l’importanza di integrare tutti gli sforzi per spingere la milizia Houthi ad affrontare seriamente gli sforzi del Regno dell’Arabia Saudita e della comunità internazionale e per tornare ad un processo politico globale sponsorizzato dalle Nazioni Unite.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.