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Yemen: nuovo video denuncia campi Houthi per minori



Al-Eryani: Così Al-Houthi plagia le menti dei giovani

Il ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, ha ribadito che la milizia Houthi sta operando un vero e proprio cervello dei bambini dello Yemen e li ha attirati reclutandoli sui fronti di battaglia in Yemen.
Dopo aver postato sul suo account Twitter un videoclip in cui spiega il metodo degli Houthi per plasmare le menti dei bambini, ha confermato in una dichiarazione all’agenzia di stampa yemenita “Saba” la sua denuncia:

Le milizie affiliate all’Iran annunciano chiaramente i loro obiettivi dai centri estivi che aprono nelle aree sotto il loro controllo, vale a dire la mobilitazione dei bambini, in flagrante violazione delle leggi e delle convenzioni internazionali.

Ha anche aggiunto che le milizie parlano apertamente attraverso i loro media di come attirare i bambini e indottrinarli con idee estremiste, addestrarli a combattere e lanciarli sui fronti di conflitto come carburante per le loro battaglie.
Il ministro ha spiegato che decine di migliaia di bambini, che vengono mobilitati da Houthi nei suoi campi per intrappolarli con le sue idee oscure, non solo rappresentano una minaccia per il tessuto sociale e la pace civile, ma costituiscono anche una bomba a orologeria per minacciare la sicurezza e la pace regionali e internazionali.
Ritiene la comunità internazionale responsabile di essere rimasta in silenzio di fronte al più grande reclutamento di bambini nella storia dell’umanità, ignorando i pericoli di questo crimine per lo Yemen e la regione.
Molte associazioni e organizzazioni yemenite avevano precedentemente messo in guardia sui tali pericoli.
Un alto funzionario militare Houthi ha riferito nel 2018 che allora erano stati reclutati 18.000 minori, mentre ex bambini soldato hanno confermato che erano stati arruolati ragazzi di appena 10 anni.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.

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