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Yemen: Houthi bombardano quartiere di Taiz

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Feriti 11 bambini

Almeno 11 bambini sono rimasti feriti, sabato 23 luglio, nei bombardamenti di artiglieria lanciati dalla milizia Houthi, contro un quartiere residenziale nella parte settentrionale della città di Taiz, a sud-ovest dello Yemen.

In un comunicato della Polizia di Taiz si legge:

La milizia terroristica Houthi ha lanciato un bombardamento barbaro e brutale, con una serie di colpi di mortaio, sul quartiere densamente popolato di Zaid Al-Mushki, nel centro della città di Taiz.

L’attentato Houthi ha provocato il ferimento di 11 bambini, tutti di età inferiore ai dieci anni.

La dichiarazione ha descritto l’incidente come un crimine orribile e atroce, commesso in chiara violazione dell’armistizio e di tutti i trattati e patti locali e internazionali

Fonti dei media locali hanno riferito che un colpo di artiglieria sparato dalla milizia Houthi dalle sue posizioni nel nord-est della città è caduto nel quartiere densamente popolato di Al-Rawda.

Alcuni dei feriti sono in condizioni critiche, compresi quelli a cui sono stati amputati gli arti. I feriti sono stati portati negli ospedali Al-Rawda e Al-Safwa.

Questo bombardamento Houthi coincide con la visita del Consigliere militare dell’inviato delle Nazioni Unite, Anthony Hayward, nella città di Taiz per vedere la situazione umanitaria alla luce dell’assedio imposto dalla milizia alla città da 8 anni.

Dall’inizio della tregua delle Nazioni Unite, il 2 aprile, i quartieri residenziali di Taiz sono stati oggetto di bombardamenti da parte della milizia Houthi, che hanno provocato molte vittime.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.